I giovani di Fucecchio rispondono alle scritte omofobe: nuova vita per la bandiera arcobaleno

Il murale arcobaleno prima e dopo (Foto da facebook)

Giovedì 3 giugno Fucecchio si è svegliata ritrovando il proprio murale arcobaleno vandalizzato da scritte omofobe (Qui la notizia). Il murale, che rappresenta la bandiera arcobaleno, era stato inaugurato da poco durante le iniziative contro l'omofobia dell'amministrazione comunale.

"Adolescenti pieni di superbia e sfrontatezza ma vuoti di cultura! Fortunatamente sono in netta minoranza rispetto agli altri ragazzi che nei prossimi giorni andranno a coprire quelle scritte fatte quei loro coetanei", così aveva commentato il sindaco Spinelli, e ci aveva visto giusto. Il giorno dopo infatti molti ragazzi e ragazze fucecchiesi, indignati da quanto accaduto, si sono recati davanti alla panchina di Casa Banti, che da sul parco Corsini, dove si trova il murale. Pronti ad eliminare le scritte offensive i giovani, con la presenza dell'amministrazione comunale e del gruppo "Fucecchio è Libera", si sono messi al lavoro sotto il sole, prima buttando giù il progetto di risposta all'atto vandalico e e poi cimentandosi nel lavoro pratico.

Il graffito offensivo, che deturpava i colori dell'arcobaleno, è stato cancellato dal lavoro dei giovani fucecchiesi che dopo aver ridato una mano di colore per ogni sfumatura della bandiera, hanno dato un significato ai colori che, letti insieme, compongono la parola "Uguali".

Il commento pubblicato da "Fucecchio è Libera" su facebook, che ha postato la foto del prima e dopo il lavoro sul murale.

"Senti dentro di te la speranza, verso gli umani, verso il mondo e verso il prossimo. Senti la speranza che i tuoi professori e le persone che ti hanno cresciuta ti hanno trasmesso, ma il giorno dopo cammini per strada e senti le voci di persone che non conosci che pronunciano insulti o commenti discriminatori. Diventa difficile lasciare alle tue spalle quelle voci che camminando spariscono, ma che diventano sempre più forti nella tua mente. Proprio in questi casi, però, si accende il cuore, ma soprattutto si accende la speranza che vive in esso e senti che non c'è momento migliore per comunicarla anche alle persone che hai intorno. Vorrei che la magia della speranza toccasse i cuori delle persone, mettendo da parte quelle voci e quelle frasi che portano solo odio, facendo, al contrario, splendere la pace che vorrei fosse nel mondo. Da un anno faccio parte di un gruppo di ragazze e ragazzi che vuole far sì che la memoria viva, ma soprattutto che la speranza non smetta mai di splendere. #Fucecchioèlibera è l'unione di tante persone che hanno un cuore grandissimo. Io sono una singola ragazza, i miei compagni e le mie compagne di questo gruppo sono singole persone e noi non riusciremo a fare tutto, ma possiamo fare qualcosa. Non riuscire a far capire l'importanza della pace a tutti non ci ferma, anzi ci motiva ancora di più a portare avanti i nostri ideali di libertà e amore. Il 2 Giugno alla festa della Repubblica aspettavo insieme ai miei compagni l'inizio della cerimonia e un anziano signore si è avvicinato e ci ha detto con il cuore in mano e gli occhi lucidi che vedere noi giovani uniti per la libertà lo faceva star bene, ma soprattutto ha detto che il sorriso più grande splende sulle sue labbra quando vede in paese bambini di diverse nazionalità che giocano e si divertono insieme. In quel momento mentre lui pronunciava quelle parole, nonostante la mascherina, io sono riuscita a vedere il suo sorriso, la sua speranza, il suo cuore."

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