Aggressione in tramvia, Nardella: "Non è terrorismo, niente strumentalizzazioni". Ma Lega e FdI attaccano

(foto gonews.it)

Firenze è ancora sotto choc dopo l'aggressione compiuta da un cittadino iracheno 31enne ai danni di un turista olandese a bordo di un vagone della Tramvia, all’altezza della fermata delle Cascine. L'aggressore, di etnia curda, potrebbe infatti essere coinvolto in analoghe aggressioni avvenute in città negli ultimi giorni.

Il sindaco Dario Nardella ha voluto puntualizzare che "i fatti avvenuti sono gravi ma le aggressioni da parte di un cittadino curdo a sei persone negli ultimi giorni a Firenze non hanno a che fare né col terrorismo né con la religione e grazie al lavoro di squadra delle forze dell'ordine il caso è stato risolto in fretta".

Il primo cittadino, nel pomeriggio, si è sentito col questore Filippo Santarelli e con il nuovo responsabile antiterrorismo internazionale a Roma Lucio Pifferi.

"Grazie al sistema di sicurezza delle forze dell'ordine, alle telecamere di sorveglianza, ai resoconti incrociati di polizia e carabinieri questa persona è stata individuata e fermata in poche ore - sottolinea il sindaco -. È inammissibile ogni tipo di speculazione politica e il creare allarmismo su presupposti falsi".

Bussolin (Lega): "Firenze ha un problema e si chiama sicurezza"

“È inaccettabile – dichiara il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin – che a Firenze un criminale possa anche solo ipoteticamente andare 'a caccia di vittime' brandendo un coltello per una giornata intera, ferendo sei civili, cui va la solidarietà della Lega”.

“Per il Partito Democratico – continua Bussolin – va tutto ancora bene? Firenze ha un problema e si chiama sicurezza, a cui Nardella non riesce a dare risposte. Firenze merita delle scuse politiche da parte dell’Amministrazione e delle reazioni forti dal Prefetto Guidi e dal Ministro Lamorgese, iniziando a riportare sicurezza e legalità alle Cascine e alla Stazione di SMN con le 'Zone Rosse' dell’ex Prefetto Lega”.

“La politica dello struzzo – conclude Bussolin – del Sindaco Nardella ha fallito su tutti i fronti, occorre un cambio di passo urgente”.

Cocollini e Montelatici (Lega): “Situazione sconvolgente"

“I nostri migliori auguri di pronta guarigione alle vittime, alcune in situazione di salute molto grave. Abbiamo appreso da fonti della questura, che ringraziamo per la chiarezza, della gravità degli episodi che si sono verificati a ieri a Firenze" hanno dichiarato i consiglieri della Lega Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici.

"Non possiamo accettare che ci sia stato qualcuno che per un’intera giornata sia potuto andare in giro indisturbato brandendo un’arma e ferendo gravemente delle persone".

Chiediamo al Sindaco Nardella ed al Prefetto di affrontare una volta per tutte il problema dell’emergenza sicurezza che affligge la nostra città. Non è propaganda, sono i fatti che, purtroppo – concludono Cocollini e Montelatici – dimostrano la triste realtà di Firenze”.

Draghi e Cellai (FdI): "Non più rimandabile un Cpr in provincia di Firenze"

"Da quanto appreso dagli organi inquirenti – sottolineano i consiglieri di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai – l’aggressione avvenuta ieri, in tramvia, contro un cittadino olandese non sarebbe stato un episodio isolato. Non è chiaro il movente e l’obiettivo di questo aggressore seriale. Sappiamo solo che il cittadino iracheno arrestato si sarebbe macchiato di analoghe aggressioni nelle ultime 24 ore ricorrendo a violenza fisica e, in altri casi, utilizzando coltelli e taglierini. Un clandestino, di origine curda, che ha terrorizzato e colpito diverse persone in città".

"Pensiamo che non sia più rimandabile un Cpr in provincia di Firenze, non è ammissibile che uno straniero, con permesso di soggiorno scaduto, si aggiri per la città e con un coltello da cucina e ferisca sei persone in una sola mattinata".

"Il modello di accoglienza buonista della sinistra – concludono Draghi e Cellai – è giunto al capolinea. Ancora più efferato, da come si evince dalla notizia, che l’aggressore seriale stesse cercando cittadini statunitensi, chiedendoli “where are you from” per assicurarsi fossero americani, al fine di colpirli per vendetta”

 



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