Elezioni comunali a Pistoia, nasce l’Alleanza Liberaldemocratica e Riformista

Nasce a Pistoia un nuovo soggetto politico, sotto forma di lista civica, che concorrerà alle elezioni comunali della prossima primavera, ponendosi come coordinamento dell’associazionismo e delle forze politiche che si riconoscono in un’area di ispirazione liberaldemocratica e riformista. Non è un Polo di Centro né una sommatoria di partiti bensì una sperimentazione civica e insieme politica, un tentativo dal basso di creare un nuovo soggetto riformatore, europeista, atlantista, antipopulista, che sta parallelamente provando a strutturarsi anche a livello nazionale.

Lo promuovono associazioni ed esperienze civiche locali (tra cui Spirito Libero) insieme a Italia Viva, Azione, Partito Socialista, Partito Repubblicano, ed è aperto all’apporto di altre realtà associative e politiche.

"Pistoia - dichiarno i promotori - ormai da anni vive un vero e proprio declino, un processo lento, graduale, che segna una tendenza apparentemente incontrovertibile di impoverimento trasversale alle diverse sfere di attività della società locale: il tessuto produttivo e i mercati del lavoro; gli andamenti demografici e il livello di coesione delle reti di relazione e di solidarietà primarie e secondarie; la vivibilità dei quartieri e il loro grado di integrazione, che chiama in causa la questione del decentramento dei servizi e quella della fisionomia urbanistica del territorio. 

Di fronte a questo scenario non bastano misure tampone o piani più o meno emergenziali e straordinari. Occorrono piuttosto una visione prospettica, strutturale e partecipata, di sviluppo del territorio e servono classi politiche di governo e classi dirigenti della società civile autorevoli, preparate, competenti, che sappiano programmare e progettare la Pistoia dei prossimi dieci anni. Per farlo è necessario rispondere puntualmente ai cittadini con reali proposte di soluzione anziché rincorrere populisticamente e passivamente il facile consenso. La salvaguardia dell’ambiente e la compatibilità sotto il profilo ecologico dovranno essere punto di riferimento per un corretto e moderno processo di sviluppo. Questa scommessa sul futuro della città si vince soltanto se il Comune aggiorna il suo modo di essere e assume soprattutto due caratteristiche. 

La prima - illustrano - è quella di un Comune 'azienda'che eroghi con efficienza e efficacia servizi ai cittadini e sappia valorizzare l'azione dei dipendenti comunali. Di fronte alle enormi sfide poste dalle recenti crisi finanziarie ed economiche ma soprattutto dalla pandemia di Sars-Cov-2 – che ha letteralmente segnato l’inizio di una nuova incontrovertibile fase storica, sia a livello globale che nazionale − occorre realizzare, in significativa discontinuità con un passato ormai appartenente ad un’altra epoca, un netto miglioramento della qualità dei servizi, lavorare sull’efficienza e sulla riduzione dei costi, sull'implementazione delle tecnologie digitali, partecipando, vigilando e sostenendo i processi di aziendalizzazione (regionale ed oltre) dei servizi come trasporti, acqua, gas, rifiuti, prestazioni socio-sanitarie e servizi culturali. Un comune che armonizza gli strumenti di programmazione del territorio con l’esigenza di creare città ed ambiente a misura di salute e strutture capaci di affrontare, ma anche prevenire, le prossime sfide sanitarie e i diritti della popolazione.

Tutto ciò andrà realizzato tenendo fede al principio di sussidiarietà che promuova, accolga e sostenga l'iniziativa di associazionismo, volontariato, soggetti privati profit e non profit, in un quadro chiaro e trasparente di regole.

La seconda caratteristica - aggiungono - è quella di un Comune propulsore della crescita sostenibile dell'economia locale − asse strategico prioritario trama coerente di ogni proposta programmatica − che può realizzarsi soltanto a partire innanzitutto dalle imprese. Queste devono infatti essere facilitate nell’insediamento e nella crescita nel nostro territorio, con un sistema di regole chiaro, con tempi certi e rapidi di risposta, fermo restando lo sviluppo fondamentale dei due comparti principali della nostra realtà, il vivaismo e l’industria ferroviaria, ma anche con un’attenzione lungimirante ad altri settori che potrebbero diventare volani di sviluppo altrettanto importanti di quelli tradizionali. Il tutto nel quadro di un ridisegno degli equilibri di potere a livello regionale e di area vasta". 

In questa fase, e sulla base dei principi ricordati, il polo riformista intende mettere a punto un programma aperto al confronto e alla collaborazione con tutte le forze vive della città, che condividano e siano interessate al tipo di sviluppo delineato.

Fonte: Ufficio Stampa

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