Maurizio Brotini (Cgil) e il Keu: "Chi ha inquinato deve pagare. La politica non può non sapere"

Maurizio Brotini

In una fase come quella che stiamo vivendo, parlare con un sindacalista per affrontare con lui tutti i temi sul tappeto sarebbe a dir poco difficile e porterebbe forse troppo lontano.

Con Maurizio Brotini si decide così di restringere il cerchio alla sua Empoli dalla quale è partito ormai da anni per approdare ai vertici toscani della Cgil della quale è ora membro della segreteria regionale.

Viste anche le deleghe che ha in seno all'organo direttivo del più grande sindacato italiano, la chiacchierata inizia con l'argomento Keu.


L'intervista a Maurizio Brotini

Maurizio Brotini, Le prime considerazioni che ti vengono quali sono?

La cosa impressionante è che i vertici dell'Associazione conciatori, già dagli anni '90 come dimostrano indagini della Magistratura, avevano integrato la criminalità organizzata nel processo produttivo visto che lo smaltimento è un fattore di costo rilevante.

Nomi come Schiavone hanno testimoniato di camion di rifiuti in partenza per la terra dei fuochi. Il tutto grazie alla maggioranza dei conciatori, non tutti, ed alla permeabilità della politica.

Ecco così che il famoso emendamento che classifica diversamente i rifiuti permettendo un risparmio consistente nello smaltimento viene sottoscritto da diversi consiglieri regionali che nemmeno si pongono il problema di cosa significhi.

Ci fosse stato un luogo di discussione come un partito, non sarebbe stato così facile e soprattutto avremmo avuto un luogo dove i molteplici interessi in discussione avrebbero avuto un approfondimento collettivo.

Il problema, ora, è che quei rifiuti sono sparsi sotto la 429 ed in tutta la Toscana

Domanda: ma in tutte le opere pubbliche come la 429, l'ente pubblico o l'ente appaltatore non fa verifiche su quello che succede? Non si occupa delle condizioni di lavoro e di quello che viene fatto? La politica non può dire non lo sapevo altrimenti è una esplicita rinuncia alla sua funzione di garante del bene pubblico e della collettività.

Dopo l'esplosione della vicenda Keu ti pare che qualcosa si sia mosso?

No, mi sembra che la possibilità di cambiamento di cui si parlava sia rimasta solo una frase. Dire che tutte le opere che riguardano il Pnrr, se un sindaco le dichiara essenziali, non necessitano di valutazioni ambientali o del passaggio nel consiglio comunale, quali effetti produce poi?

Non io, ma la Magistratura ogni giorno insiste sui rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata nel business del Piano. Se si toglie il sistema dei controlli, saltando tutti i passaggi, poi dopo non si può piangere.

Oltretutto è molto ipocrita esultare per la salvaguardia dell'ambiente inserita nella Costituzione e poi non fare valutazioni di impatto ambientale e considerarle un impaccio invece di un punto di valore per opere che dovrebbero migliorare la qualità ambientale e sociale e soprattutto nemmeno ipotizzare un eventuale peggioramento della matrice ambientale.

Politicamente cosa ti saresti aspettato?

Un'assunzione di responsabilità politica perchè se, nel ruolo che hai svolto, non hai curato l'interesse generale e non hai contrastato certi fenomeni, hai una responsabilità.

Quello che è accaduto è di una gravità politica evidente, soprattutto nella zona del Cuoio ma anche nell'Empolese-Valdelsa.

La politica non può delegare alla Magistratura il suo ruolo e la sua funzione, ma forse sono io che sono troppo un uomo della Prima Repubblica.

Segui l'attività del comitato no keu?

Sì, è sempre positivo quando i cittadini incalzano la politica e le istituzioni. Bisogna allargare il consenso ed utilizzo questa occasione per dire che, come empolese ed esponente della Cgil toscana, se il comitato mi invita alle discussioni pubbliche partecipo molto volentieri.

Chi deve pagare i danni ed i costi ingenti che saranno necessari?

Le imprese che scientemente hanno affidato lo smaltimento dei rifiuti alla criminalità organizzata e poi anche chi non ha controllato che fine facevano i rifiuti. La responsabilità dell'impresa sancita dalla Costituzione riguarda non solo l'utilità sociale ma anche il danno ambientale. Non puoi dire produco ma non so che fine fanno i rifiuti. Di sicuro non dovranno pagare lavoratori, cittadini e pensionati del territorio. Chi inquina paga, anche di tasca. E che non ci siano ricatti occupazionali o dire che se non si fa così non si va avanti. Questo deve essere chiaro

Chiudiamo con la tua Empoli. Dei tanti cantieri e della città che cambia aspetto cosa pensi?

Questa Amministrazione è stata brava a dirottare risorse sul territorio e questa è una cosa positiva.

E della politica empolese che impressione hai?

Questo territorio ha espresso grande figure in grandi stagioni, essere alla loro altezza non è facile.

Marco Mainardi

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