Morto nel container, trovato il cassonetto dove il giovane si era rifugiato

(foto gonews.it)

Un cassonetto della zona Gavinana di Firenze, quartiere a sud est del capoluogo toscano, è stato l'ultimo rifugio del ventenne somalo trovato poi morto in un container della Metal Carta di Molin Nuovo a Empoli.

Ieri i carabinieri del nucleo investigativo di Firenze sono riusciti a ripercorrere a ritroso le ultime mosse del giovane, dopo l'analisi di numerosissime immagini registrate con le telecamere di videosorveglianza di privati e del Comune di Firenze. Il giovane è stato visto dai carabinieri entrare nel cassonetto della carta intorno alle 23.45 del 27 marzo in piazza cardinale Elia dalla Costa.

Il giovane aveva trascorso la notte al suo interno per ripararsi dal freddo. L'indomani sarebbe morto per compressione, secondo le analisi sul corpo. Sul caso era stato aperto un fascicolo d'inchiesta al momento senza indagati per omicidio colposo.

Non vi sono ancora maggiori dettagli sulla vera identità del giovane. I militari hanno in mano più profili da confrontare per accertare l'identità del senzatetto.

Addosso al cadavere al momento del ritrovamento non c'era né denaro né documenti o altri effetti personali, ad eccezione di un foglio che attestava l'ultimo controllo di polizia avvenuto a suo carico poche ore prima, intorno alle 23 di domenica a Firenze nella zona di Novoli. In Italia dal 2013 e senza permesso di soggiorno dal 2019, era noto alle forze di polizia per piccoli precedenti.



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