Distretto circolare del Terrafino, imprenditori chiedono garanzie su salute pubblica

Primo confronto alla CNA di Empoli tra imprese, sindaca Barnini e i vertici di Alia. "Costi da non scaricare in bolletta e adeguamento sulle infrastrutture"


Si è parlato del distretto circolare del Terrafino ieri sera nella sede CNA di Empoli. A sviscerare opportunità ed eventuali criticità del progetto che trasformerà l’immondizia in un gas di sintesi dal quale estrarre le materie più importanti per l’industria chimica, come il metanolo, e materie prime energetiche per la fusione del vetro, come l’idrogeno, sono stati la sindaca di Empoli Brenda Barnini, il presidente e l’Ad di Alia, Nicola Ciolini e Alberto Irace a confronto con una delegazione di imprenditori di CNA.

"È stato un primo confronto aperto e costruttivo per porre interrogativi di primaria importanza, tanto per le imprese che per i cittadini. È nostra intenzione contribuire attivamente al processo partecipativo attivato dal Comune, dal quale dovranno emergere le eventuali criticità cui Alia e l’amministrazione comunale sono chiamate a dare adeguate risposte e garanzie" ha spiegato Fabio Bianchi, presidente di Cna Empolese Valdelsa.

Gli imprenditori hanno richiesto primariamente garanzie sulla salute pubblica e quindi sul fatto che i costi del progetto, che prevede un investimento da 400 milioni di euro, non ricadranno sulle bollette di cittadini e imprese.

Un nervo scoperto quello dell’entità della Tari: "Un costo che, anno dopo anno, nonostante mille annunci e promesse di diminuzione, spesso legati a innovazioni introdotte nella raccolta/smaltimento dei rifiuti, si riversa sulle casse delle imprese. Abbiamo pertanto accolto positivamente l’annuncio della sindaca sul lavoro che l’Unione dei Comuni sta finalmente portando avanti per raggiungere l’obiettivo della tariffa puntuale" spiega Bianchi.

Gli imprenditori hanno anche richiesto, tra le altre cose, precise garanzie sull’adeguamento delle infrastrutture viarie, considerato il presumibile aumento del transito di mezzi pesanti sia nel periodo di costruzione che poi in seguito, quando il progetto sarà a regime.

Fonte: Cna Firenze - Ufficio stampa



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