Sbarcati 108 migranti a Livorno, sui loro corpi i segni delle torture in Libia

La Sea Eye 4, la seconda nave con i profughi attesa nella mattinata di oggi, venerdì 23 dicembre, è giunta nel porto di Livorno intorno alle 8,30. A bordo ci sono 108 migranti, di cui 13 minori non accompagnati. Nella giornata di ieri, sono arrivati 142 migranti con la nave Life Support di Emergency, tra cui 28 minori (Qui la notizia). Tutti i minori rimarranno in Toscana assieme ad altri 33 migranti. In Emilia Romagna andranno 32 persone, altre 30 nel Lazio.

Sea Eye 4 sbarco migranti

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Sul posto, a seguire le operazioni di sbarco, ci sono le assessore regionali Monia Monni e Serena Spinelli, con deleghe rispettivamente alle politiche sociali e alla protezione civile, oltre al sindaco di Livorno, Luca Salvetti, agli assessori comunali Andrea Raspanti e Barbara Bonciani. Presente anche il consigliere regionale Francesco Gazzetti.

A coordinare i lavori vi sono il direttore della difesa del suolo e della Protezione civile regionale, Giovanni Massini, il prefetto e il questore di Livorno, Paolo D'Attilio e Roberto Massucci. Presenti inoltre mezzi e personale della Misericordia, della Pubblica assistenza Svs e della Croce rossa italiana. La nave appartiene alla Ong Sea Eye.

"Stando a 13 minori sulla Sea Eye - puntualizza Raspanti - siamo coperti e strutture già tutte identificate, tra comunità educative toscana e centri Sai. Livorno ha preso quattro minori della Life Support e ne prenderà tre della Sea Eye. Degli adulti si occupa invece la prefettura".

Ci sarebbero casi di disidratazione e scabbia, ma non risultano casi di covid. Lo afferma l'assessora Monni: "Rilevo ancora una volta una situazione molto difficile. Il porto di Livorno non è un porto per sbarchi. Non è abituato a gestire situazioni simili ed è fuori dalle rotte destinate all'accoglienza dei migranti. La scelta di Livorno costringe alle navi a giorni di navigazione in più e costringe persone a ulteriore sofferenza quando già arrivano in Italia sfibrati e devastati perché per giorni rannicchiati nella stiva di una nave". E aggiunge: "Le sofferenze si colgono già al primo sguardo: molti dei migranti arrivati ieri con la Life Support sono passati dalla Libia. Questo lo sappiamo per gli evidenti segni di tortura sul corpo"

Infine il sindaco Salvetti: "Devo dire che è stato fatto un gran lavoro. La Toscana e Livorno hanno dimostrato di avere una bella faccia da mostrare al resto del Paese. L'importante era soccorrere queste persone lo abbiamo fatto nella maniera più organizzata e più dignitosa in assoluto. Questo sta a testimoniare che così va fatto e le polemiche sul perché Livorno, perché così lontano dalle zone più operative le lasciamo a dopo. Noi avevamo un compito e questo compito lo abbiamo centrato".

Alle prime visite mediche in cinque persone sono state riscontrate ustioni diffuse, causate probabilmente dalla forzata vicinanza con sostanze corrosive, e per una di esse è stato disposto il ricovero al Centro grandi ustionati di Pisa.

"La Toscana che si vede da questo molo è una Toscana bella, plurale ed accogliente, che ci rende orgogliosi", ha aggiunto inoltre parlando ai giornalisti l’assessora regionale alla Protezione civile Monia Monni. "La risposta, nel complesso, è stata straordinaria".

"Gli sbarchi sono avvenuti in assoluta tranquillità con la collaborazione dei diversi attori in campo, Questura e Prefettura, Guardia costiera, mondo del volontariato, Comune di Livorno, oltre che del personale dell’azienda Usl", ha affermato l’assessora alle Politiche sociali, Serena Spinelli. "Da una prima lettura della situazione, ad eccezione di alcune persone che presentano ferite od ustioni, non sembrano esserci situazioni di particolare rischio a livello socio-sanitario per quanto riguarda gli adulti. Vi sono invece tredici minori non accompagnati e loro sono le persone più fragili, più vulnerabili, alle quali deve andare un’attenzione ancora più grande, fermo restando che l’attenzione della Regione Toscana, così come della Prefettura che coordina l’intera operazione, è massima per tutti i migranti".



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