Rubava i fiori dove morì loro figlio: ladra scoperta grazie a un microchip

Alessandro Cecchi con sua madre Serena (Foto da Facebook)

Il dispositivo era stato messo dai genitori di Alessandro Cecchi su una delle piante trafugate in via Pisano. La colpevole è una donna residente a Cascina


Un microchip installato su una pianta per smascherare il ladro che andava a rubare i fiori che loro appoggiavano nel luogo in cui era morto il loro unico figlio. Così una coppia di Viareggio ha scoperto che il colpevole, anzi la colpevole, era una donna di Cascina alla quale hanno fatto visita i carabinieri.

La storia è raccontata sul profilo Facebook degli stessi coniugi, Gigi Cecchi e sua moglie Serena: “Volevo farvi sapere - spiega la mamma - che finalmente ho trovato chi prendeva i fiori ad Alessandro in via Niccolò Pisano da ormai quasi 5 anni. Dopo tantissime volte ho deciso guidata dalla mia testardaggine di arrivare fino in fondo a questa questione. Ho messo un microchip in una delle piante. Eravamo in ferie quando il chip mi dava lo spostamento e appena siamo tornati a Viareggio io e un’amica (lasciando Gigi a casa per paura delle sue reazioni) abbiamo seguito l’indirizzo del chip. Ci ha portato a Cascina.

"Morale della favola – prosegue il post scritto da Serena–: ho trovato tre delle mie piante proprio davanti casa di questa signora; marito ignaro del fatto, carabinieri sbalorditi da questa cosa. Ma si può? La signora sentita per telefono perché non era in casa era quasi divertita della sua opera. Il marito voleva ridarmi le piante che io non ho voluto. Gli ho solamente detto che ero arrivata fino in fondo a questa cosa per vedere la faccia di chi aveva avuto questo coraggio, e che puntualmente quando veniva al Campo d’Aviazione nella casa del mare portava via le piante.

Ma non in una sola volta magari colta da raptus, ogni settimana-15 gg. Ho detto una cosa molto importante ai carabinieri – conclude il post –: di essere felicissima di sapere che non sono persone di Viareggio perché loro ci hanno sempre dimostrato in tutte le occasioni un grandissimo affetto e ci saremmo rimasti molto male. La mia testardaggine mi ha fatto un bel regalo”



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