Imbrattata la nuova segnaletica inclusiva al Parco di Serravalle

Una scritta con parolaccia su un pannello appena installato, una frase di protesta contro l'amministrazione comunale che ha avuto eco sui social media dopo la condivisione della sindaca. Succede a Empoli, lo scrive Brenda Barnini sul suo profilo Facebook. La prima cittadina ha postato la foto del pannello imbrattato con pennarello blu e ha scritto quanto segue.

"Ecco io onestamente penso che le parole abbiano poco senso di fronte a questo. Sono anni che leggo ovunque la parola “degrado” per descrivere qualsiasi voglia elemento di disturbo o disagio in giro per la città. Sono sempre più convinta che il vero e unico degrado esistente sia quello umano da cui discende il resto".

Vale la pena sottolineare che la frase è stata scritta su un pannello inaugurato pochi giorni fa nell'ambito 'CAA nelle Aree Gioco'. Si tratta della nuova segnaletica in Comunicazione Aumentativa Alternativa creata per rendere accessibile la realtà quotidiana alle persone disabili e con fragilità comunicativa.

I commenti

Azione: "Insulto all'intelligenza"

Come partito politico Empoli in Azione condanniamo nel modo più assoluto l’imbrattamento di alcuni cartelli appena installati al pubblico di Serravalle.
Questa cartellonistica oltre ad abbellire il parco e offrire dei servizi a tutti era rivolta soprattutto ai bambini neuro divergenti, essendo pensata come comunicazione aumentativa alternativa.

Le scritte che hanno coperto questi cartelli, sono un insulto all’intelligenza umana, sono state eseguiti da vigliacchi che non hanno il coraggio di esporre in modo civile il loro pensiero e non aiutano nessuno.

Come partito abbiamo sempre dato molto importanza alla sicurezza, ma ogni cittadino qui deve fare la sua parte. Non è pensabile mettere guardie ad ogni parco, telecamere ad ogni panchina o ad ogni angolo, per evitare vandalismi, abbandono di rifiuti, scritte sui muri.

Possiamo essere d’accordo o non essere d’accordo con l’operato di questa giunta, di questa amministrazione ma non sono questi gesti di inciviltà che fanno “crescere la comunità”.

Chiediamo quindi alle forze dell’ordine di verificare tramite le telecamere di sorveglianza se è possibile risalire all’autore/i del fatto e chiediamo a tutti i cittadini di collaborare con le forze dell’ordine nelle indagini.

Questo gesto ci amareggia, perché purtroppo nella nostra comunità ci sono persone così poco intelligenti e vigliacche, da non capire le difficoltà altrui e ciò che l’amministrazione comunale di buono fa per aiutare tutti.

La reazione della Rete Inclusione EVV e dell'Associazione Abbracciami Aps

“Siamo profondamente amareggiati, non capiamo proprio perché imbrattare un cartellone installato a  supporto  delle persone neurodivergenti”. Commentano così Anna Maria Leoncini e Sabina Marmeggi, le portavoce della Rete Inclusione Evv l'atto vandalico che ha interessato uno dei 15 cartelli realizzati in Comunicazione Alternativa Aumentativa inaugurati al Parco di Serravalle di Empoli una settimana fa. Con un pennarello indelebile è stato scritto "Vergogna e basta. Ma come spendete i soldi pubblici?".

“Questi cartelloni – continuano - sono stati creati per introdurre dei supporti in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) a favore delle persone autistiche e non solo. La CAA è un linguaggio che assolve a molteplici funzioni, può essere di supporto anche a chi non conosce la lingua, a chi per una malattia degenerativa, un incidente o un itcus ha perso l'uso della parola e stimola lo sviluppo del linguaggio anche nei bambini neurotipici con e senza ritardo linguistico.”

L’inaugurazione era avvenuta il 2 aprile, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, tramite il progetto “CAA nelle aree gioco” ideato dall’associazione Abbracciami Aps e realizzato grazie al finanziamento della Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Disabilità intellettive 2023” e cofinanziato dal Comune di Empoli, partner istituzionale del progetto.

“Questo atto non ci ferma, anzi, - concludono le portavoce - ci fa capire che c'è ancora molto da fare per aumentare la consapevolezza e l'accettazione dell'altro. Noi non ci tiriamo indietro”.

“Abbiamo scelto – aggiunge Sabina Marmeggi, presidentessa dell'associazione Abbracciami APS, oltre che portavoce della Rete Inclusione - di non apporre un cartello generale che spiegasse a cosa serve la cartellonistica in CAA, prima di tutto perché non ha un unico utilizzo e poi perché apponendo l'ennesimo bollino ad esempio "Per disabili" avremmo incentivato per l'ennesima volta un pensiero che favorisce lo stigma delle persone con bisogni comunicativi complessi. Questa cartellonistica serve a tutti. Dobbiamo essere meno escludenti, meno prevenuti e più  curiosi. Inoltre, per chiarezza, le immagini in CAA - Pecs, non disegni, sono pensate partendo dal funzionamento  neurobiologico delle persone neurodivergenti,  diverso rispetto al funzionamento neurobiologico persone neurotipiche. Le persone atipiche sono estremamente attente a ogni piccolo particolare e tendono a concentrarsi sui dettagli sfuggendo la visone d'insieme. La Pecs in CAA deve essere costruita  partendo da un riquadro dentro il quale compare il disegno e la parola corrispondente. Accanto, sopra o sotto possono essere posizionate altre pecs di stessa grandezza e con carattere e stile della parola sempre uguali, ogni cambiamento disturberebbe il fruitore, deviandone l'attenzione e compromettendone l'utilizzo.
Ecco perché  qualsiasi  altra scritta, anche sui singoli cartelli, non può essere apposta. Abbiamo creato questa segnaletica con una collaborazione attiva di tanti professionisti che hanno messo a disposizione ore di lavoro a titolo gratuito. Anche la ditta che l'ha installata ha collaborato in tal senso. Chiunque abbia imbrattato quel cartello  lo ha fatto in modo meschino, non solo relativamente all'atto pratico ma ha vandalizzato anche un'etica morale che dovrebbe appartenere ad ogni persona che si voglia definire se non umana, almeno civile”.



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