L'Azienda Sanitaria dovrà tirar fuori 235mila euro a dei pazienti per risarcirli per due casi di trattamenti sanitari terminati non in modo corretto. Succede nel territorio dell'Empolese Valdelsa, lo riporta l'edizione empolese de La Nazione.
La prima vicenda è un uomo di cinquanta anni che ha subito una frattura del piatto tibiale con lesione del nervo. Durante le cure, il problema non è stato risolto, addirittura si è aggravato. Ha presentato richiesta di risarcimento in epoca Covid e la controversia si è chiusa: dovrà esser risarcito di 156mila euro.
L'altro caso, scrive il quotidiano, è di un ottantenne per un intervento agli occhi. Anche in quel caso l'operazione avrebbe aggravato le cose. Pure qua è scattata la richiesta di risarcimento che in meno di un anno ha portato a 79mila euro nei confronti dell'ottantenne.
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