Mazzantini (Pd): "Rammarico per Gambassi, a Empoli vogliamo convincere chi non ci ha votato"

Jacopo Mazzantini (foto gonews.it)

Non nasconde le due difficoltà del Pd nelle ultime elezioni recenti il segretario di federazione dell'Empolese Valdelsa Jacopo Mazzantini. Quella più dura è la sconfitta a Gambassi Terme, con il civico Sergio Marzocchi che ha battuto l'assessora uscente Samanta Setteducati vincendo in un feudo di centrosinistra come era il resto del circondario. Quella più accettabile è il rinvio al ballottaggio per Alessio Mantellassi, che al 49,5% per 100 voti non diventa sindaco di Empoli al primo turno e sarà chiamato a sfidare Leonardo Masi di sinistra e M5S.

"La sconfitta di Gambassi è motivo di rammarico. A Setteducati c'è la riconoscenza e la gratitudine per una campagna elettorale difficile, con solo 2 liste civiche per lo stesso elettorato". E spiega: "Paghiamo cara una frattura con un pezzo di paese tradizionalmente a noi vicino. Per colpa di scelte amministrative del mandato volto al termine (il riferimento è alla vicenda dell'ex teatro abbattuto per il polo multifunzionale). Questa frattura unita all'assenza di una candidatura di centrodestra, ha creato la saldatura tra elettorati con orientamento diverso. Andrà recuperata questa frattura con priorità".

Su Empoli invece: "Siamo stati di gran lunga i più votati con 30 punti percentuali di distacco. Questa è un'enorme iniezione di fiducia. Serve tanta umiltà, perché c'è il rischio di sentirsi arrivati, il coraggio non è algebra. Siamo al primo giorno di campagna elettorale. Ci aspettano due settimane in cui vogliamo incontrare tutti, per convincere anche chi non ci ha votato al primo turno".

Il Pd punterà a ottenere gli stessi voti per vincere al ballottaggio? "Chi gioca per pareggiare perde, l'ambizione è riportare ai seggi chi ci ha votato e non solo". L'alleanza mancata con Italia Viva ha pagato: "Abbiamo chiesto l'alleanza fin dall'inizio della campagna elettorale, chi si è presentato da solo è stato frutto di alleanze nazionali o di accordi mancati".

C'è preoccupazione verso la coalizione di Masi? "Non vedo preoccupazione tra i militanti, ho visto volti determinati". Il Pd ha puntato anche sui giovani: "I candidati sindaco più giovani avevano una rodata esperienza amministrativa, come Londi a Montelupo o Giannì a Castelfiorentino. Giovani ma non inesperti. Anche come consiglieri comunali ci sono state molte preferenze, il Pd ha investito molto nelle giovanili come formazione politica. Hanno fatto la gavetta e hanno ricevuto consenso frutto di loro capacità".

Per le vittorie negli altri Comuni, Mazzantini ringrazia i partner di coalizione come Azione e AVS, oltre a Italia Viva dove ha espresso candidati in lista, e tutti i volontari che hanno condotto la campagna elettorale finora.

C'è spazio anche per le riflessioni a livello nazionale: "Alle Europee il Pd è il primo partito del centrosinistra, ha fatto meglio dell'obiettivo minimo. Schlein porta meriti dopo un anno con lavoro in Parlamento e nel Paese per un'identità forte su sanità pubblica e lavoro sottopagato. Siamo sulla strada giusta, ma è ancora lunga. Questo ci serva come scossa interna al centrosinistra maggiormente unitario, il Pese chiede un'alternativa di csx. Dovrà esserci nel 2027".



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