Matteo Betti nuovo presidente del Consiglio comunale di San Miniato: Altini confermato vice

Matteo Betti in quota (PD) con 11 voti a favore è il nuovo presidente del consiglio comunale. Con 4 voti, la vicepresidenza è andata invece a Michele Altini, consigliere di minoranza del gruppo Forza Italia - Lega - Noi Moderati - Partito Liberale Italiano, e vicepresidente uscente.

Betti, classe 1978, è sposato con due figlie. Ingegnere ambientale civile, iscritto all'Ordine degli ingegneri della provincia di Pisa, ha conseguito specializzazioni alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e alla LUISS "Guido Carli" di Roma. Attualmente è manager in una importante società di ingegneria, tra le più grandi in Italia, che si occupa di progettazione e supervisione nella realizzazione di opere per il Servizio idrico integrato toscano.
"Assicuro a tutti voi che svolgerò il mio ruolo di presidente in modo terzo e imparziale, e che il mio impegno sarà dedicato alla necessità di garantire e tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri - ha dichiarato nel saluto di insediamento -. Mi impegnerò a valorizzare il ruolo del consiglio comunale, perché sono fermamente convinto che questo sia uno dei modi migliori per avvicinare le persone alla politica".

Nel suo discorso il neo presidente del consiglio comunale ha poi sottolineato l'importanza di tre tematiche a lui care: l'equità come costruzione di una società più equa e inclusiva, l'ambiente come interesse fondamentale per questa e le future generazioni e la partecipazione come condizione necessaria per la costruzione del mondo che verrà. La seduta consiliare proseguirà martedì 16 luglio, alle ore 17.00, in Sala del Consiglio.

Giglioli: "Dovere di tutti ricostruire fiducia nella politica"

Relazione del sindaco Simone Giglioli nel primo Consiglio comunale dopo le elezioni e la recente nomina della giunta. Dopo i saluti a eletti ed elette, i ringraziamenti agli elettori, Giglioli ha affermato: "Com’è giusto e doveroso ribadire in questi casi, io sarò il Sindaco di tutti. Ma invito anche gli eletti che oggi si insediano in questa sala ad essere il Consiglio comunale di tutti e di tutte. Perché a nessuno di noi può sfuggire un dato: alle recenti elezioni, un concittadino su tre non è andato a votare e per un territorio come San Miniato, dove il livello di affluenza alle urne è sempre stato molto alto, è un elemento che preoccupa, nella convinzione, spero condivisa, che la democrazia è, prima di tutto, partecipazione. Quindi, al di là dei nostri programmi, riferimenti e schieramenti culturali, credo che tutti noi abbiamo il dovere di ricostruire la fiducia nella politica, primo passo per rafforzare le nostre istituzioni, la nostra libertà, le nostre prospettive di giustizia sociale e di progresso".

Ricordando poi il risultato della coalizione, il sindaco ha aggiunto: "Credo comunque che la nostra proposta di governo sia stata premiata, non solo per il giudizio positivo su una consiliatura, come la precedente dal 2019 al 2024, decisamente complicata e inedita ma perché, anche in campagna elettorale, ho parlato solo di contenuti, delle cose fatte e delle cose che faremo, dei progetti realizzati che sono sotto gli occhi di tutti e di quelli che si concluderanno nei prossimi anni". Elencati poi aspetti prioritari: "Penso al tema della coesione nelle frazioni, il primo punto del mio programma" o ancora gli aspetti che rendono una comunità, "forte e coesa" dai servizi efficienti e accessibili agli investimenti dall'amministrazione sul lavoro, "ci muoveremo con l’intento di difendere ciò che abbiamo nel settore industriale e artigianale, a partire dalle eccellenze nel mondo conciario, e di promuovere ancora di più le grandi opportunità che si stanno creando nel mondo dei servizi e dell’accoglienza. E quindi emerge anche un grande tema urbanistico, con i nuovi strumenti di cui ci siamo dotati nella consiliatura appena conclusa: c’è il tema della rigenerazione urbana di Ponte a Egola, con lo spostamento delle concerie dismesse e di nuove realizzazioni come la Casa della salute e la nuova sede del Consorzio di Bonifica al posto del degradato Ospedaletto di via Giordano Bruno".

Ancora il sindaco Giglioli: "C’è la volontà a incrementare – su altre frazioni – importanti aree per attività artigianali e di logistica, di cui il mercato sta facendo richiesta. Tutte tematiche legate a doppio filo col grande obiettivo della sostenibilità ambientale e della sicurezza idrogeologica, questioni affrontate con buon senso nel corso dei decenni e che ci fanno partire da un livello già buono, da monitorare, curare e valorizzare. C’è poi la questione del centro storico, dove il "modello San Miniato" è apprezzato a livello regionale per il suo equilibrio tra residenzialità e proposta turistica ed eno-gastronomica, un modello che va però periodicamente affinato, per migliorare ancora di più la città, con l’abbellimento del suo patrimonio artistico-culturale e con la creazione di nuovi parcheggi e nuove vie di accesso al capoluogo".

Un vasto programma, ha concluso Giglioli nel discorso di insediamento del Consiglio comunale, "che cercheremo di raggiungere con forza e tranquillità, al netto degli imprevisti che sono il pane quotidiano per chi è impegnato nella pubblica amministrazione. E tal proposito, voglio ringraziare di cuore tutti i dipendenti del Comune di San Miniato: è soprattutto grazie a loro se riusciamo a raggiungere i traguardi più ambiziosi o a gestire le emergenze più impegnative. Vi prometto che tutte le forze politiche troveranno ascolto e collaborazione da parte nostra e ci auguriamo che anche chi farà opposizione sarà in grado di essere costruttivo e propositivo, nel solo ed esclusivo interesse di San Miniato e della sua gente, della sua storia e del suo futuro".

Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio stampa

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