Per il 30 novembre, Sant'Andrea patrono di Empoli, è stata inaugurata la mostra dedicata alle passate edizioni del Sant'Andrea d'Oro. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, l'ex sindaca Brenda Barnini, oltre alla cittadinanza e tanti dei premiati degli scorsi anni: da don Guido Engels e una delegazione degli scout empolesi (premio 2023) a una invece dei donatori di sangue (premio 1994), passando per le forze dell'ordine della città (premio 2009).
LE DICHIARAZIONI - Il sindaco Alessio Mantellassi ha dichiarato al taglio del nastro: "C'è una storia della città che si vede in controluce guardando questa mostra, perché si vedono tantissime realtà cittadine del mondo della cultura, del mondo del lavoro, del mondo dell'istruzione e del mondo del sociale. Dalla solidarietà diciamo tradizionale della città di Empoli a quella capacità di ingegno e di produzione tipica della nostra città, che ha una vocazione produttiva forte e radicata. C'è un richiamo a figure importanti che nell'arco della storia della città si sono distinte per dare un contributo alla comunità cittadina, figure laiche e figure religiose molto importanti per la storia della città. E ci sono i volti di coloro che hanno fatto la scelta di attribuire di volta in volta il premio, i sindaci e tanti assessori. Con l'occasione riapriamo il vicolo di Santo Stefano che era da un po' di tempo chiuso, è un bellissimo vicolo nel cuore della città che merita di essere vissuto e visitato".
LA MOSTRA - Chi ha avuto modo di vedere la mostra fotografica dedicata ai 30 anni del Sant'Andrea d'Oro, si è trovato di fronte a un vero e proprio viaggio nel tempo, da percorrere per la lunghezza del Vicolo Santo Stefano, il 'chiasso' che unisce via dei Neri con via Del Papa. Si parte con lo sguardo a sinistra, per la prima cerimonia, sindaco Varis Rossi, per poi arrivare in fondo al corridoio e tornare indietro, viaggiando di anno in anno lungo le consiliature di Vittorio Bugli, Luciana Cappelli e Brenda Barnini. Tanti protagonisti purtroppo ci hanno lasciato, altri continuano a essere fondamentali nella vita cittadina. La storia della mostra ricorda le tappe fondamentali del Novecento e del nuovo Millennio: il ricordo dell'Alluvione del '66 lascia il posto alla pandemia e all'emergenza ambientale, passando per i ragazzi della Resistenza come Sauro Cappelli. Le foto evocano anche storie positive di impegno civile, culturale, economico e sociale: trovano spazio infatti anche le cooperative del territorio, gli enti del sociale, gli imprenditori che hanno determinato la vivacità economica della città come i Bagnoli di Sammontana o Castellacci della Sesa. Un vero e proprio percorso nel tempo di preparazione all'edizione 2024, in programma nella Sala Maggiore della biblioteca 'Renato Fucini' di Empoli alle 16. Le foto in bianco e nero danno un senso di eterno alle manifestazioni passate, con lo sguardo dritto verso il presente e il futuro della manifestazione, che per fortuna potrà celebrare ancora tanti altri protagonisti della vita empolese.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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