Dopo un'ampia discussione sulla situazione di crisi del comparto conciario del nostro comprensorio il Consiglio Comunale di San Miniato ha approvato nell'ultima seduta, su nostra proposta, con i voti favorevoli di Gruppo Misto, Filo Rosso, PD, Noi per San Miniato, e con l'astensione dei consiglieri del centrodestra, una mozione che impegna il Sindaco a sviluppare un'iniziativa ulteriore oltre che a continuare a esercitare ogni forma di pressione sul governo nazionale e regionale per il raggiungimento degli obiettivi indicati dai sindacati.
Tale iniziativa consiste nel proporre agli altri enti locali del comprensorio, alle Provincia di Pisa, all’Area Metropolitana di Firenze, alla Regione Toscana , al Governo Nazionale e alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori l'organizzazione di una conferenza di livello nazionale, che coinvolga tecnici e scienziati del più alto livello, sindacati, imprenditori sulle prospettive dell'industria conciaria e calzaturiera e delle politiche di economia circolare nel nostro distretto.
Il nostro gruppo ha formulato questa proposta perché convinto che il carattere strutturale e non solo congiunturale della crisi richieda, come già in altri momenti di crisi nella storia del nostro comprensorio, l'organizzazione di un momento di riflessione strategica.
Già prima del manifestarsi della crisi si erano andati intensificando processi di selezione delle aziende, e i rapporti tra le aziende del territorio e i grandi gruppi della moda hanno visto sempre più spesso un decentramento in sedi lontane dal nostro comprensorio delle sedi decisionali strategiche. L'obiettivo dovrebbe dunque essere quelli di salvaguardare l'autonomia produttiva della nostra area, evitando che essa diventi sempre di più il luogo in cui si concentrano mansioni esecutive di gruppi il cui cervello è altrove.
La vicenda keu, scoppiata ormai più di tre anni fa, il 15 aprile 2021,ha dimostrato, tra le altre cose, che manca, ormai da decenni, una capacità di interlocuzione attiva con i soggetti economici che in altre epoche hanno permesso di avviare processi importanti come la depurazione, e che avrebbero potuto permettere di capire dove c'è da cambiare rotta, come intervenire sui processi produttivi per rendere il più possibile i residui riutilizzabili correttamente come sottoprodotti, quali siano le dimensioni in cui questo si può fare, e quali eventuali iniziative di innovazione e diversificazione andranno sostenute anche con soldi pubblici, e infine quali garanzie si devono dare per smaltire correttamente i rifiuti non trasformabili in sottoprodotti.
E' necessario fare il punto sui mercati di approvvigionamento delle materie prime e su quelli di sbocco dei prodotti, alla luce della necessità della riconversione ecologica e alla luce della situazione internazionale.
E' infine necessario governare in modo ecologicamente e socialmente sostenibile i processi di diversificazione produttiva che si dovranno realizzare in un futuro prevedibile.
Ovviamente dopo l'approvazione di questa mozione ci aspettiamo di trovare fin dal DUP 2025-2027 di prossima approvazione segnali tesi all'avvio del processo di organizzazione concreta di questa iniziativa.
Manola Guazzini - Gruppo Misto
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