L’assemblea Costituente del M5S, dall'Empolese Valdelsa: "Ripartiamo dai territori"

Il secondo voto sulle modifiche allo Statuto del Movimento 5 Stelle rappresenta una conferma decisa della linea politica delineata da Giuseppe Conte. Questo risultato non solo riafferma il sostegno della base, ma segna anche un passaggio cruciale verso un modello organizzativo più moderno e partecipativo, capace di rispondere meglio alle sfide politiche e sociali del nostro tempo. Con quasi il 65% di partecipazione, significativamente più alta rispetto alla prima tornata, gli iscritti hanno espresso un chiaro sostegno alla trasformazione e al cambiamento rispetto al passato.

Questa consultazione si è concentrata esclusivamente sulle modifiche al nostro statuto, includendo questioni fondamentali come il ruolo del presidente, l’eliminazione della figura del Garante (istanza approvata da oltre l’80% dei votanti) e la revisione del simbolo. I risultati ottenuti riflettono in maniera inequivocabile una volontà collettiva di innovazione e di adattamento alle nuove esigenze.

Il futuro del Movimento 5 Stelle si basa ora su una nuova organizzazione, fondata sul protagonismo degli attivisti e sul rispetto dei valori sanciti dal nostro statuto. Siamo grati a Grillo per il contributo straordinario che ha dato alla nascita e alla crescita del Movimento. Tuttavia, riteniamo che il distacco dimostrato negli ultimi anni dalla base attiva e l’ambiguità di alcune sue posizioni personali segnino un momento di svolta: ora è tempo di guardare avanti e costruire, insieme, un futuro solido e coerente.

Purtroppo, il dibattito pubblico e mediatico sembra focalizzarsi principalmente sul contrasto tra Grillo e Conte, trascurando l’importanza delle prospettive aperte da queste riforme. È un approccio limitante, che rischia di oscurare il grande lavoro svolto dall’Assemblea costituente e dalla prima votazione. I cambiamenti approvati rafforzano infatti il ruolo degli attivisti nei Gruppi Territoriali, attribuendo loro maggiore autonomia nella selezione dei candidati, più peso nelle decisioni politiche centrali e risorse economiche per affrontare con efficacia le battaglie locali.

Un altro elemento innovativo è il nuovo codice etico in tema di alleanze politiche: ogni collaborazione futura dovrà rispettare un documento che definisce valori e punti programmatici non negoziabili, sottoposti alla ratifica degli iscritti. Questo è particolarmente sentito nei territori, come quello Empolese-Valdelsa, dove il confronto con un PD rigido e di stampo renziano rende difficile qualunque forma di cooperazione, specialmente sui temi cruciali. Più in generale, il PD, sia a livello nazionale che locale, ha dimostrato scarsa sensibilità verso temi centrali emersi dal dibattito per l’Assemblea costituente, come ad esempio la pace, il risparmio del suolo e, in Toscana in particolare, un approccio spesso affaristico e distante dalla volontà dei cittadini. Tale atteggiamento, così lontano dai principi fondanti del Movimento, ha consolidato un forte contrasto politico a livello locale che ne impedisce ad oggi qualsiasi possibilità di dialettica.

Grazie alla convocazione dell'Assemblea costituente, gli iscritti hanno contribuito alla definizione di un’agenda programmatica. Questa agenda abbraccia sanità, economia e lavoro, evasione fiscale, giustizia, transizione ecologica, cultura, scuola e università, coesione territoriale e molto altro. Questo lavoro, che rappresenterà la base di riferimento per i documenti programmatici del Movimento alle elezioni future e nell'attività corrente anche a livello locale, è stato arricchito dalla partecipazione di esperti esterni al Movimento, tra cui ospiti internazionali e premi Nobel come gli economisti Joseph Stigliz, Luigi Zingales e Jeffrey Sachs; lo storico dell'arte Tomaso Montanari; giuristi di fama come Michele Ainis, Roberta Calvano e Massimo Villone; studiosi e tecnici del mondo sanitario come Ivan Cavicchi e Nino Cartabellotta; ex magistrati antimafia, oggi parlamentari M5S, come Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho.

Posto d'onore per Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, protagonista del successo elettorale in Sardegna e dall'invito fatto a Sahra Wagenknecht, leader del partito BSW, unica forza di sinistra in crescita in Germania, lontana dalla cultura liberale atlantista del centrosinistra italiano, che la dice lunga sui nuovi indirizzi politici che intende darci il nostro presidente.

L’emergere dall'Assemblea costituente di un chiaro insieme di valori guida apre nuove possibilità per il Movimento. Consente maggiore elasticità nella definizione di alleanze, specialmente a livello locale. Inoltre, favorisce il dialogo con forze progressiste che si distanziano dall’approccio del PD, oppure con realtà locali quali liste civiche o associazioni particolarmente radicate nel territorio.

Per questo motivo, il Gruppo territoriale dell'Empolese-Valdelsa si è attivato per discutere con altri gruppi territoriali toscani le prospettive per le prossime elezioni regionali e per concordare proposte comuni su programmi e alleanze. Proprio alla luce delle innovazioni introdotte dall'Assemblea costituente e soprattutto di fronte all'evidente e innegabile volontà degli iscritti di fare dei gruppi territoriali il fulcro della politica locale del Movimento, i vertici del Movimento non potranno più ignorare tali richieste. Dovranno invece soddisfare le aspettative degli attivisti, dimostrando che l'Assemblea costituente non è stata soltanto una manifestazione di lotte di potere intestino tra fazioni, come alcuni potrebbero insinuare.

Al contrario, è stata un vero momento di rinnovamento e ripartenza per il Movimento 5 Stelle.

Ufficio stampa Movimento 5 Stelle Empolese Valdelsa

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