
La Zona del Cuoio perde uno dei suoi pilastri, un uomo che è sinonimo di conceria. Se ne è andato a 77 anni Guido Lapi, imprenditore del settore conciario conosciuto in tutta la Toscana e anche fuori dai confini regionali e nazionali.
Figlio di Francesco Lapi, uno dei fondatori del Gruppo Lapi, era nipote del Guido Lapi capostipite della società che conta oltre 70 anni di storia. Il nome Figli di Guido Lapi è molto noto nel Cuoio e non solo.
Lascia la moglie Giuliana e i figli Guja e Francesco, a cui si unisce nel cordoglio tutto il resto della famiglia. I funerali si terranno sabato 18 gennaio alle ore 11,00 nella Chiesa Collegiata di Santa Croce sull'Arno.
Guido Lapi ha fatto parte del Gruppo Lapi affiancando suo fratello Roberto (attuale presidente di Lapi Group) "alla guida di una società che ha saputo espandersi e differenziarsi negli anni, sia nel mondo della chimica conciaria, da cui tutto è partito, sia in altri settori industriali, come quello conciario e delle gelatine", si legge in una nota.
Guido Lapi era molto attivo nella vita conciaria di Ponte a Egola, dove aveva contribuito a fondare, ormai 40 anni fa, la Conceria Gi.Elle.Emme. Portava avanti una grande passione per i cani e per la caccia. Nella cinofilia aveva fatto gare internazionali rappresentando l'Italia in varie competizioni e riscuotendo grosse soddisfazioni.
Consigliere del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola dal 1987 al 2011 e del Consorzio Cuoiodepur dal 1995 al 2013, Guido Lapi ha lasciato un'impronta indelebile nel settore, contribuendo in maniera significativa all’evoluzione e alla crescita di un comparto tanto radicato e fondamentale per l’economia locale.
I messaggi di cordoglio
“Sono stato poche settimane fa a fare una visita istituzionale nelle aziende della famiglia Lapi. Esprimo le più sentite condoglianze a tutti i familiari per la scomparsa di Guido. Un imprenditore che ha saputo sviluppare con lungimiranza una grande azienda riferimento del territorio, sia dal punto di vista industriale, che occupazionale”, così il sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio Mini.
Cordoglio anche dal primo cittadino di Santa Croce sull'Arno Roberto Giannoni: “Mi unisco al dolore della famiglia, dei figli e della moglie Giuliana che conosco personalmente, la perdita di Guido per la comunità di Santa Croce è molto sentita per quello che è riuscito a rappresentare nel mondo conciario, chimico e nella sua grande passione l'attività cinofila”.
"La carriera di Guido Lapi - si legge in una nota del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola - è stata caratterizzata da un impegno costante e da una visione innovativa che lo ha reso un punto di riferimento per tutti coloro che operano nel mondo della concia. La sua passione, unita a un’incredibile capacità di sintesi tra tradizione e innovazione, ha permesso di affrontare le sfide del mercato, senza mai perdere di vista l’importanza delle radici storiche della produzione conciaria. In qualità di dirigente della conceria, Lapi ha guidato con lungimiranza la sua azienda attraverso momenti di grande trasformazione. Ma la sua visione non si è limitata al solo contesto aziendale. Con il suo ruolo di consigliere all'interno del Consorzio Conciatori, Lapi ha avuto un impatto profondo sulla comunità imprenditoriale, promuovendo il dialogo e la cooperazione tra le imprese, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del settore. Ma oltre alla sua professionalità e alla sua abilità nel mondo degli affari, Guido Lapi era anche un uomo di grande umanità, amato e rispettato dai suoi colleghi e da chiunque abbia avuto il privilegio di lavorare con lui. Le sue qualità umane e professionali continueranno a essere un esempio per le future generazioni di imprenditori e lavoratori. Guido Lapi ha contribuito a scrivere una pagina importante della storia della concia, e la sua memoria continuerà a essere un faro per tutti coloro che, come lui, credono nella forza del lavoro e dell’impegno per il bene comune. Da qualche anno aveva lasciato le redini della Gi Elle Emme al nipote Tommaso Lapi. In questo momento di dolore, il pensiero di tutti noi va alla moglie Giuliana ed ai figli Guja e Francesco, al fratello Roberto ed ai nipoti, con la speranza che possano trovare conforto nel ricordo di una persona che ha dato tanto al suo territorio"
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