Lega sezione San Miniato: "Il Pd sollecita il Pd, ma era solo uno scherzo"

È opinione diffusa che la politica sia l’arte dell’impossibile, ma a San Miniato si è andati oltre. La maggioranza consiliare di sinistra chiede all’Amministrazione comunale – espressione della stessa maggioranza – di assumere determinati impegni in materia di edilizia scolastica e riqualificazione degli spazi urbani. Insomma, un po' come parlarsi allo specchio.

La maggioranza consiliare di sinistra, rappresentata principalmente dal PD, presenta una mozione in Consiglio comunale. Questa mozione ricalca richieste che per anni sono state avanzate, senza successo, dalle opposizioni.

Uno dei punti centrali è lo stato precario dell’edificio che ospita la scuola “Buonarroti” in piazza Spalletti Stellato. Questo edificio, realizzato in origine con scelte poco lungimiranti, rappresenta oggi un problema che non si è mai riusciti a risolvere definitivamente.

L’edificio della scuola nasce negli anni ’70, quando il Comune di San Miniato decise di acquisire la struttura della Casa del Popolo e di una vicina cooperativa con l’obiettivo di trasformarle in un plesso scolastico. Tuttavia, questa decisione si rivelò sin da subito problematica, portando a innumerevoli interventi e riparazioni nel corso degli anni:

  • Ristrutturazioni frequenti.
  • Stabilizzazioni, come l’incatenamento dell’edificio.
  • Lavori recenti sui solai.

Nonostante queste spese, l’immobile ha continuato a presentare criticità, tanto che oggi si parla ancora di trasferire la scuola in un’altra sede più adeguata.

Oggi il PD ammette lo stato precario della scuola e propone di trasferire la “Buonarroti” in locali più idonei. Tra le soluzioni suggerite c’è la possibilità di riqualificare a fini pubblici alcune ex concerie della frazione di Ponte a Egola. Questa proposta era stata già avanzata – seppur senza esito – dalle opposizioni nel passato.

Nonostante l’apparente cambio di prospettiva, la vicenda si conclude con una svolta inaspettata: dopo una riflessione interna, il PD comunica che la realizzazione del progetto non rientrerà nei piani dell’attuale amministrazione. La questione, affermano, verrà eventualmente affrontata nella prossima legislatura, con un rinvio stimato di circa dieci anni.

Per i cittadini di Ponte a Egola, quella che sembrava una buona notizia si trasforma in un’altra pagina del "libro dei sogni" del Comune di San Miniato. Ancora una volta, l’impegno reale verso una soluzione concreta sembra restare lontano.

Lega sezione San Miniato

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