
Consegnato al cantautore Simone Cristicchi il Pegaso d'oro, la massima onorificenza della regione Toscana, come riconoscimento al suo contributo alla cultura italiana attraverso la musica, il teatro e la letteratura.
"Pur essendo romano mi sento adottato da questa regione ormai da tanti anni - ha detto l'artista - è un amore reciproco e oggi c'è stata questa sorta di matrimonio tra noi e l'ho vissuto con un'emozione gigantesca. Mi sento legato a questa regione proprio perché nel momento in cui supero il confine tra il Lazio e la Toscana qualcosa dentro di me sembra proprio muoversi e cambiare. Mi sono sempre trovato a mio agio con la gente di questa regione, ovunque sono andato con i miei spettacoli e progetti sono sempre stato accolto come un figliol prodigo con un affetto straordinario tuttora e che dura da tantissimi anni. Ho cercato di ricambiarlo con i miei progetti, con le mie canzoni e i miei spettacoli".
Cristicchi ha quindi ricordato il suo spettacolo "legato al manicomio di Volterra, quello dedicato ai minatori del Monte Amiata e infine un lavoro dedicato alla figura di Dante Alighieri e in particolare alla terza cantica della Divina Commedia. Sono onorato e questo per me - ha concluso Cristicchi - è uno dei riconoscimenti più grandi e più importanti che sento di aver ricevuto in tutta la mia carriera".
Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha parlato di uno "straordinario artista che tutti conoscono. Le sue canzoni, la sua poesia, i suoi valori espressi in modo così efficace entrano nell'anima di tutti. Ma in Toscana sentiamo che ci sono motivi particolari perché è l'uomo che ha dato voce, attraverso la sua arte, ai minatori di Santa Fiora e del Monte Amiata, ci ha fatto riscoprire la figura di Davide Lazzaretti, il profeta dell'Amiata, e ha vissuto momenti di successo in tutti i nostri festival e teatri. E noi con il Pegaso vogliamo riconoscere il valore del cantautore, del poeta e dell'artista Cristicchi".
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