
Alla struttura del Commissario Unico alle Bonifiche è stato attribuito dal Consiglio dei Ministri nel novembre del 2023, su richiesta della Regione Toscana del dicembre 2021, il compito di realizzare il prosieguo delle attività di bonifica inerenti agli impianti di gestione rifiuti inerti “LEROSE SRL”, nel Comune di Bucine (Ar) e nel Comune di Pontedera (Pi), nonché quello relativo al lotto V Empoli – Castelfiorentino Strada Regionale 429 nel Comune di Empoli.
Su tutti e tre i siti sono state realizzate le analisi di dettaglio, nonché predisposti i documenti e le progettazioni necessarie consentendo così di attivare le procedure operative di bonifica e/o messa in sicurezza.
“Desideriamo esprimere – è quanto dichiarano il presidente della Giunta regionale della Toscana, Eugenio Giani, e l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni - un sincero e sentito ringraziamento al Generale Vadalà, al Tenente Colonnello Tarantino e a tutta la struttura del Commissario Unico per le Bonifiche per il lavoro attento e rapido che è stato svolto in questi mesi sui siti di competenza regionale in cui è stato utilizzato materiale riciclato contenente keu. Un ringraziamento che estendo a tutti gli uffici regionali e ad ARPAT che hanno collaborato fianco a fianco con la struttura speciale guidata dall’Arma dei Carabinieri per concretizzare le azioni di risanamento ambientale in corso”.
“Entriamo in una fase pienamente operativa – proseguono Giani e Monni – che ci consente di traguardare la realizzazione degli interventi di ripristino ambientale necessari per assicurare i più elevati livelli di tutela. La vicenda keu rappresenta senza dubbio una ferita dolorosa inferta dalla criminalità al territorio regionale, ma la reazione avuta da subito e in questi anni dimostra che in Toscana ci sono Istituzioni coese e forti anticorpi contro la criminalità. Siamo con rigore in prima linea per la tutela dell’ambiente”.
“La scelta lungimirante di richiedere al Governo nel dicembre 2021 – concludono Giani e Monni – il supporto della struttura del Commissario Vadalà è un passaggio che rivendichiamo con orgoglio, perché ci ha consentito di implementare grandi professionalità su un settore complesso come quello delle bonifiche e di accelerare al massimo per dare le risposte che i cittadini ci chiedevano”.
Così il Commissario Generale Vadalà: “Lo avevamo detto ad inizio del mandato commissariale che il lavoro sarebbe proseguito veloce sul solco già tracciato dalla Regione Toscana, con la quale operiamo a strettissimo contatto sin dal primo giorno. Da subito (novembre 2023) abbiamo applicato la nostra metodologia (già sviluppata nel corso di questi anni dal 2017 sui siti delle procedure di infrazione) ovvero: sopralluogo sui siti, riunioni con i tecnici e le autorità territoriali, studio dei fascicoli ambientali, redazione dei dossier amministrativi, finanziari, operativi e giudiziari, sviluppo laddove necessità di caratterizzazione delle matrici ambientali e di progettazione degli interventi di messa in sicurezza ed infine bonifica, di comune accordo con le Arpa localmente competenti. Questo anno trascorso (2024) ci ha visto effettuare le caratterizzazioni dei siti, studiare l’andamento del rifiuto KEU (anche a livello sperimentale) e capire quali potessero essere le vie più veloci e di maggior efficienza per snellire e realizzare le operazioni di risanamento dei territori. Ora passeremo alla fase operativa di bonifica, che crediamo possa concludersi entro la fine del 2025, così da restituire i territori risanati ai cittadini e a chi ne aveva la gestione”.
Conclude il Commissario: “Un risultato ottenuto grazie agli sforzi congiunti, come è nostra consuetudine fare, con i soggetti sui territori: Arpa, Tecnici privati e pubblici, proprietà privata in questo caso e sempre in sinergia con la Regione. Ringrazio quindi il Presidente Giani e l’Assessore Monni per l’aiuto ed apporto datoci in questo anno. Ora passiamo, insieme, in direzione della via finale così da concludere questa nostra azione sinergica per la tutela dell’ambiente entro il primo semestre del 2026”.
Assemblea No Keu: "I cittadini meritano di più"
La conferenza stampa che si è tenuta questa mattina - mercoledì 26 febbraio - a Firenze per aggiornare sull’andamento delle bonifiche dei siti devastati dal Keu non ha dato nessuna indicazione di rilievo. Non è stato presentato il tanto atteso “piano per la messa in sicurezza”, annunciato un anno fa dall’assessora Monia Monni per settembre scorso. Non è stata data alcuna informazione precisa sulle procedure che verranno adottate. Non è stata fornita una data certa per l’inizio dei lavori, ma solo un’ipotetica proiezione per la loro conclusione che in alcuni passaggi è stata fissata a fine 2025 e in altri entro il primo semestre 2026.
Quello che è certo, leggendo le cronache di questa mattina, è che tutti gli attori coinvolti hanno svolto un lavoro ineccepibile. Brave e bravi tutti. Il presidente Giani e l’assessora Monni ad adottare quella «scelta lungimirante» di commissariare la bonifica che adesso «ci consente di traguardare la realizzazione degli interventi di ripristino ambientale necessari per assicurare i più elevati standard di tutela». Il commissario Vadalà e il suo staff per aver fatto tutto velocemente e nel migliore dei modi.
Peccato che non ci sia un briciolo di dettaglio a supporto delle parole spese. Tanto per cominciare, cosa prevede il piano per la messa in sicurezza? Cosa emerge dalla caratterizzazione svolta in questi mesi? Quali operazioni verranno messe in campo? Quando cominceranno i lavori e in base a quale cronoprogramma verranno portati avanti?
E ancora: cosa si sta facendo affinché il Keu non venga più prodotto come è stato fatto finora?
Questo è ciò che ci saremmo aspettati. Per di più dopo che le promesse dell’assessora Monni - quelle fatte nel luglio 2024, in base alle quali la bonifica sarebbe terminata entro l’estate di quest’anno - sono state già ampiamente disattese. Almeno che ci si assumesse la responsabilità di questo ritardo.
E invece un rimpallo di ringraziamenti che, di fronte a quella che viene considerata la peggiore devastazione ambientale nella storia recente della Toscana, suona davvero come una beffa. I cittadini e le cittadine che da quattro anni stanno scontando gli effetti della contaminazione da Keu e che con ogni probabilità continueranno a farci i conti in futuro meritano di più.
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