Uscita del Comune di Pisa dalla Sds: la protesta di Una città in comune

Bocciata la proposta di delibera presentata dal gruppo che punta il dito contro le passate amministrazioni


Il consigliere comunale di Pisa, Ciccio Auletta, del partito Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista, interviene sulla Società della salute, ovvero sulla proposta di delibera presentata dal suo gruppo e bocciata dalla maggioranza.

"Con 21 voti contrari e 5 favorevoli la maggioranza di centrodestra ha respinto nella seduta di giovedì 22 mggio del Consiglio comunale la proposta di delibera di iniziativa consiliare presentata dalla coalizione Diritti in Comune sulla “ rivoluzione” del modello gestionale della SDS. Una delibera di sistema - dice Ciccio Auletta - , una proposta alternativa alla gestione monocomunale e all’attuale assetto sds, un tentativo che precede, oramai in extremis, la chiusura dell’iter di fuoriuscita dal consorzio del Comune di Pisa e che è rivolto a scongiurare il definitivo crollo dei servizi, stritolati da un contenzioso che sta deprivando tutta la comunità, a partire dalle persone più vulnerabili. Un tentativo, il nostro, di ristrutturare il consorzio stesso modificandone la dimensione amministrativa, gestionale e contabile, per allargare diritti e tutele, per far tornare a rendere protagonisti i comuni, per far partecipare la comunità alle scelte sulla salute e garantire trasparenza dell’uso delle risorse."

"La proposta di delibera, come abbiamo già scritto - dice ancora Ciccio Auletta - , prevede proposte tecniche ed articolate di applicazione operativa delle indicazioni della Fondazione Zancan che aveva fortemente bacchettato la gestione della società della salute definita come un “sistema opaco” disorganizzato, lontano dai comuni e con assetti organizzativi a geometria variabile. Per anni abbiamo cercato di portare il Comune di Pisa e la Società della Salute a dare conto di questa stroncatura, per anni la società della salute ha continuato a scavarsi la fossa senza proporre cambiamenti organizzativi e gestionali in grado di affrontare le gravissime lacune denunciate in più parti, con enorme responsabilità tanto del centrodestra quanto del centrosinistra. Per anni, il Comune di Pisa, che detiene il 44 % del Consorzio , ha votato tutti gli atti contabili e di programmazione del Consorzio: il Piano Integrato di Salute, il Bilancio Preventivo 2024, il Piano Pluriennale 2025-2027 in pieno accordo il centrosinistra."

"Nel Consiglio Comunale del 22 Maggio, - spiega Ciccio Auletta - il tentativo di questa maggioranza di tirarsi fuori e di fare tabula rasa delle responsabilità passate è andato di pari passo con accuse pesanti. Una fra tutte quella di accusare le forze politiche che hanno denunciato i pericoli della rinuncia alla gestione associata di farlo per mero tornaconto politico e per contiguità con i presunti comportamenti omissivi della società della salute. Quando è proprio la destra che con i bonus ha portato avanti politica ad personam, depotenziando i servizi: modalità che crescerà ancora con la gestione monocomunale."

Critico verso l'amministrazione, Auletta chiede la dimissioni dell'assessora delegata alla sanità: "Noi continueremo a chiedere le sue dimissioni, nell’interesse della cittadinanza: non è per tornaconto politico, ma per salvare il welfare pubblico. Durante l’amministrazione della destra su questo argomento abbiamo presentato circa 50 atti. Siamo pronti -anzi è nostro dovere- raddoppiare la posta."

Fonte: Una città in comune - Rifondazione Comunista

Notizie correlate



Tutte le notizie di Pisa

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina