Declassamento della Pergola, approvata mozione Pd in Consiglio regionale

Consiglio regionale della Toscana (foto di archivio)

“La vicenda del possibile declassamento del Teatro della Pergola è un fatto grave, che investe non solo Firenze ma l’intero sistema teatrale della Toscana, una delle realtà culturali più vive e radicate del Paese. Una decisione arrivata all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, che ha provocato le dimissioni di metà della commissione consultiva del Ministero. Con la mozione approvata oggi abbiamo voluto esprimere tutta la nostra preoccupazione per le conseguenze culturali, economiche e sociali che questa scelta potrebbe comportare. Il declassamento del Teatro della Toscana rischia infatti di indebolire il ruolo centrale che questa istituzione ha storicamente avuto nella promozione del teatro a livello regionale e nazionale, e di compromettere i finanziamenti, aumentare la precarietà del personale e colpire l’intero sistema teatrale toscano”. È quanto dichiara Cristina Giachi, consigliera regionale del Partito Democratico e presidente della commissione Cultura, a margine dell’approvazione della mozione in merito al declassamento del Teatro della Toscana e alla salvaguardia del suo ruolo culturale nel sistema teatrale nazionale.

“La mozione impegna la Giunta regionale ad attivarsi con urgenza nei confronti del Governo e del Ministero della Cultura - prosegue Giachi - per ottenere la massima trasparenza sui criteri e sulle motivazioni che hanno portato alla decisione della Commissione, e per promuovere ogni iniziativa utile, in raccordo con gli altri livelli istituzionali, a ottenere la revisione della decisione e il ripristino del riconoscimento del Teatro della Toscana come Teatro Nazionale”.

“Parliamo di un teatro che, secondo lo stesso ministro, esprime una direzione artistica di assoluto valore, e che ha appena presentato una stagione straordinaria. A fronte di tutto questo, viene annunciato un declassamento, con la perdita di venti punti e senza motivazioni chiare - conclude Giachi - È legittimo, doveroso, chiedere spiegazioni: parliamo del Teatro Nazionale della Toscana, un’istituzione culturale che coinvolge il più antico teatro all’italiana del paese e che merita chiarezza e rispetto e responsabilità soprattutto da parte di chi vorrebbe esercitare una qualche egemonia culturale. Il declassamento avrebbe conseguenze allarmanti sul fronte dei finanziamenti, della precarizzazione del personale: un colpo a tutto il sistema teatrale della Toscana”.

Così commenta invece Silvia Noferi, Consigliera di Europa Verde - AVS: "La mozione approvata in Consiglio Regionale, che ho sottoscritto e votato, sulle vicende che annunciano il probabile declassamento della Fondazione del Teatro della Toscana che, ricordo, integra anche il Teatro della Pergola di Firenze, esprime la preoccupazione sulla conseguente riduzione dei finanziamenti e mette a rischio il ruolo strategico di questa istituzione culturale di rilievo nazionale. Il Teatro della Toscana è uno dei sette Teatri Nazionali del Ministero della Cultura e rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra territori e linguaggi artistici, promuovendo progetti di alto valore artistico e culturale. Tale decisione non solo non tiene conto del valore storico dei teatri toscani ma sembra dettata più che altro da chi oggi è al Governo del Paese, che sembra sfruttare la posizione di vantaggio per uno scopo politico e in qualche misura anche per uno scopo punitivo verso la città di Firenze e la sua amministrazione di sinistra che negli ultimi mesi ha deciso di affidare la direzione artistica a Stefano Massini, platealmente critico verso le forze conservatrici. La mozione chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo per sapere quali sono le motivazioni ufficiali che hanno condotto al declassamento del Teatro della Toscana, auspicando di contro la revisione della decisione stessa".

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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