
L'appello: "Il consiglio comunale modifichi il regolamento". Raccolte quasi 4mila firme: "Lo renderemo un evento politico indimenticabile"
"Quello che chiediamo è che il referendum comunale venga accorpato alle elezioni regionali il prossimo 12 ottobre, un'occasione importante di partecipazione a una scelta che riguarda il futuro di tutte e di tutti, e un risparmio per le casse pubbliche". L'appello proviene da Empoli del Sì, comitato nato nel maggio scorso formato da cittadine, cittadini ma anche altri comitati, associazioni e partiti politici, che promuove quello che sarà il primo referendum abrogativo della storia della città. Il quesito posto agli elettori sarà sull'abrogazione della delibera del Consiglio comunale di Empoli del 18 ottobre 2022, di approvazione dell'operazione multiutility.
Questa mattina una delegazione ha presentato il comitato che da agosto a dicembre 2023 ha raccolto quasi 4mila firme, oltre la soglia per richiedere lo svolgimento del referendum a livello cittadino. Firme accumulate in seguito all'attuazione del regolamento comunale sul referendum abrogativo, che come spiegato dal comitato mancava fino a quel momento e che per essere accorpato all'elezione regionale necessita di una modifica: "Va fatto entro l'8 agosto e l'ultimo Consiglio comunale utile per la votazione è fissato il prossimo 28 luglio, ma ancora la modifica non è prevista all'ordine del giorno" dicono alcuni dei membri alla conferenza stampa.
"Con la raccolta firme (3986 valide) siamo riusciti a superare il 10% del corpo elettorale di Empoli" spiega Dario Torrigiani, del comitato. "Da subito, e tuttora, ci siamo ritrovati a scontrarci contro una politica che sicuramente non ci ha aiutato". Per il gruppo, "Empoli sotto l’amministrazione Barnini è stato uno dei comuni promotori della multiutility Toscana e del metodo di finanziamento alla quotazione in borsa. Noi ci opponiamo a un metodo simile, chiedendo l’abrogazione della delibera". Tra le adesioni anche altri comitati, nati per altre questioni sul territorio come Trasparenza per Empoli, Per un altro raddoppio, Assemblea permanente No Keu, Comitato No 5G, Viale 4 Novembre, Mamme a tutto Gas, Marcignana non si piega, Stadio sì ma non così e ancora partiti politici (Partito Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Buongiorno Empoli, Siamo Empoli, Movimento 5 Stelle), associazioni come Arci Empolese Valdelsa, centro Csa Intifada, Forum italiano e toscano movimenti per l'acqua, Cobas, Atto Primo, Movimento Clara, Ciclofficina. "Siamo additati come comitato del no - aggiunge Torrigiani - ma abbiamo intenzione di unire denuncia a proposta: la visione che abbiamo noi di servizio pubblico è gestione in house, che sarebbe possibile poiché ci sono altri casi in Italia". Per Erika Di Michele "è l'unica forma di gestione pubblica" aggiunge, "da statuto è ancora prevista la quotazione in borsa, che renderebbe la società privata e sottoposta a logiche di mercato". Secondo il comitato "la divisione degli utili, naturalmente avrebbe delle conseguenze su tariffe e democrazia". Sulla questione ambientale "si parla di acqua, rifiuti, energia: mettendo insieme tutte le fasi, quale sarà l'interesse? - prosegue Di Michele - aumentare la raccolta differenziata o incenerire i rifiuti?". Definiti "settori centrali per la vita di una comunità" sul tema della gestione pubblica "pensiamo si sia costruita maggiore consapevolezza. Dal no al gassificatore alla raccolta firme per il referendum che, speriamo, sia accorpato alle regionali".
Presente anche l'ex sindaco Varis Rossi: "4mila cittadini hanno dato il loro nome, la carta di identità, e un Comune dovrebbe essere orgoglioso di questa cosa. Noi avvertiamo che, rispetto a una richiesta che parte da una fetta notevole di democrazia, questo Comune non solo è stato fermo ma ha intralciato". Da mesi "chiediamo l'accorpamento, che richiede una modifica al regolamento comunale del referendum - aggiunge Tiberio Tanzini - ma il sindaco si è sempre appellato a un parere del Ministero degli Interni" (Qui l'approfondimento). Mentre l'abbinamento referendum con elezioni provinciali, comunali o circoscrizionali è vietato da statuto, il parere "dice che è sconsigliabile, per motivi di ordine pubblico, anche durante le elezioni regionali" e che sia da svolgere in altre date. "Non vieta l'accorpamento, non è vincolante. Le criticità a cui fa riferimento - dicono dal comitato - sono facilmente superabili con la creazione di specifiche sezioni elettorali per residenti privi di cittadinanza italiana, che non possono votare per le regionali ma possono nel referendum". "Pensiamo che sia una scelta politica quella di non voler accorpare, e siccome era una scelta del Consiglio comunale ci siamo rivolti ai gruppi consiliari. A parte alcuni partiti di opposizione, - continua Tanzini - non c’è stata espressione di volontà e ci sembra grave perché i partiti prima di tutto avrebbero dovuto dire la loro, assumersi la responsabilità sarebbe stato importante".
Una battaglia "contro la privatizzazione del servizio pubblico" aggiunge Marianna Gorpia. "Da parte di chi amministra questa città si è sentito molto dire che non si può fare diversamente. Non è vero, c'è chi l'ha fatto". Per Silvana Cinotti, "non solo ora in occasione di queste firme c'è la volontà politica di boicottare, ma anche a monte perché quando è stata approvata in Consiglio comunale la multiutility la discussione non è stata portata agli empolesi, che invece dovevano essere interessati. Un'impostazione di cui ci dobbiamo preoccupare".
Questi sono dunque gli ultimi giorni per portare sui banchi del Consiglio comunale la modifica al regolamento del referendum abrogativo. In caso di insuccesso dell'accorpamento "da regolamento il referendum va fatto comunque entro il 15 dicembre, dunque entro l'anno" sottolinea Marco Cardone. "Qualunque sia la data in cui il sindaco lo vorrà convocare nel 2025, faremo di tutto per renderlo un evento politico indimenticabile per Empoli - concludono dal Comitato Empoli per il Sì - come in parte è già, essendo il primo referendum nella storia della città. Lavoreremo per il raggiungimento del quorum al 50%".
Tutte le persone possono aderire al comitato Empoli del SI inviando una email a info@empolidelsi.it con il proprio nome e cognome per rimanere informati e partecipare alle future iniziative.
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