Polemica per la sfilata di burkini a Marina di Carrara, Lega: "Segno di sottomissione"

Susanna Ceccardi (foto gonews.it)

La replica dell'associazione dopo l'iniziativa al festival Teranga: "Sembra che si pecchi di provincialismo"


Parlano di "sfilata fuori luogo" dalla Lega, per l'iniziativa che si è svolta a Marina di Carrara in occasione del Teranga, festival dell'ospitalità organizzato il 2 e 3 agosto dall'associazione Casa di Betania Odv che si occupa di progetti di accoglienza e mediazione culturale, e dall'ufficio diocesano Migrantes di Marina di Carrara. In particolare la sfilata ha visto indossati i burkini, costumi da bagno coperti sulle braccia e le gambe. "In Italia la donna è libera e deve restarlo" affermano l'europarlamentare toscana della Lega Susanna Ceccardi e il segretario provinciale Andrea Tosi che hanno sollevato polemica sull'evento. "Non si tratta di un semplice costume ma di un indumento che in molte parti del mondo è imposto come segno di sottomissione" dice Tosi, "il burkini non è moda come qualcuno vorrebbe far credere - aggiunge Ceccardi - ma il manifesto di un'idea di società in cui la donna è nascosta e subordinata".

L'evento fu già ospitato nel 2018 al festival, come spiegato da Sara Vatteroni di Casa di Betania che ha risposto alle polemiche affermando che "nei giorni in cui si scrive della prima pallavolista in Italia con la hijab" ci sono critiche per "la sfilata di burkini, costume che consente di coniugare fede e libertà. Mi sembra si pecchi di provincialismo" ha aggiunto, ricordando che si tratta di un abbigliamento "utilizzato anche dalle donne ebree ortodosse e dalle mormone cristiane e anche da chi purtroppo ha problemi di salute".

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