
"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano". Il testo di Venditti calza a pennello per la storia tra Massimo Pinori e il gioco degli scacchi.
In questi giorni, il 72enne sanminiatese ha partecipato al Torneo internazionale di Spilimbergo, ma la vera curiosità sta nel fatto che ha ritrovato questo gioco dopo quasi 50 anni dai primi tornei disputati.
"Nel 1973 - ci racconta - sono stato militare a Treviso e, assieme ai compagni, giocavamo a scacchi nei momenti di riposo. Ci eravamo appassionati, al punto che organizzavamo anche dei veri e propri tornei, uno di questi l'ho anche vinto. Una volta terminato il servizio militare, sono tornato a casa e ho lasciato gli scacchi, anche perché in zona, nessuno ci giocava". Poi tramite Emanuele, uno dei suoi cinque nipoti, ha conosciuto Scaccorosso ed ha ritrovato quella grande passione.
"Sono il tesserato più anziano - scherza - ma mi diverto molto e prendo spesso parte alle serate organizzate dall'associazione di La Serra, a San Miniato, costituita da ragazzi veramente in gamba".
Come detto, dal 9 al 15 agosto, Pinori ha partecipato al Torneo internazionale di Spilimbergo, in provincia di Pordenone. "Una bellissima manifestazione - commenta - con più di 500 giocatori provenienti da tutto il Mondo. C'erano anche dei veri e propri maestri di questa disciplina. Il risultato finale? Personalmente poteva andare meglio, ma sono molto contento dell'esperienza che ho potuto vivere. Consiglio il gioco degli scacchi a chiunque, anche a coloro che praticano già altre discipline sportive, perché veramente prezioso per allenare il ragionamento e la concentrazione".
Fonte: Ufficio Stampa
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