Urso (FdI Castelfiorentino) su Play4Fun: “Interessante, ma servono risposte e sostegno concreti”

La coordinatrice di FdI, Serena Urso, solleva dubbi su controlli, diagnosi e risorse per la prevenzione della ludopatia


Accogliamo con interesse il progetto Play4Fun e le sue dichiarate finalità di prevenzione e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo, così come pubblicizzato dal sindaco di Castelfiorentino Giannì nella sua veste di presidente della Società della Salute, ma non possiamo limitarci a un plauso di facciata: occorre capire come, e soprattutto se, tali obiettivi troveranno una reale attuazione”.

Così Serena Urso, coordinatrice di Fratelli d’Italia Castelfiorentino e capogruppo in consiglio comunale, commenta la recente presentazione dell’iniziativa. “Le intenzioni, di per sé, sono condivisibili – osserva Urso – ma le domande che restano aperte sono molte. Anzitutto: con quali modalità sarà possibile individuare i soggetti realmente affetti da ludopatia rispetto a chi, pur giocando, mantiene un approccio consapevole? Quali strumenti diagnostici, quali criteri operativi? Senza risposte precise, rischiamo che i più fragili restino fuori da ogni percorso di sostegno”.

Altrettanto centrale è il tema dei controlli: “Quante e quali verifiche vengono compiute nei luoghi in cui si gioca, in particolare sulle VLT – Video Lottery Terminal, che rappresentano una delle forme più attrattive di gioco d’azzardo legalizzato? Il territorio ha bisogno di riscontri concreti, non di generiche dichiarazioni. Per non parlare del gioco on line che, in un contesto sociale sempre più competitivo, può essere visto come una scorciatoia per ottenere fama e ricchezza in totale solitudine, vedendo aumentare i rischi di dipendenza”.

FdI Castelfiorentino richiama anche l’attenzione sull’effettuazione di un’analisi strutturata: “Quali studi sono stati compiuti – aggiunge Urso – sui fattori predisponenti, su quelli demografici ed economici che incidono sulla diffusione della ludopatia nella nostra area? Solo attraverso dati chiari e contestualizzati si possono disegnare politiche di prevenzione realmente efficaci”. Infine, la questione più delicata: le campagne informative e il sostegno concreto.

Ad oggi – sottolinea Urso – gli unici dati certi sono due: l’aumento costante delle somme giocate e la carenza cronica di personale al Ser.D., chiamato a fronteggiare non solo il gioco d’azzardo ma tutte le dipendenze. Se queste criticità non saranno affrontate con risorse vere, ogni progetto resterà sulla carta”. In conclusione, FdI Castelfiorentino sottolinea come il gioco d’azzardo legale non possa essere considerato un fenomeno neutro: è tale solo perché esiste un complesso quadro normativo che disciplina le percentuali di vincita degli apparecchi controllati dalla rete dei Monopoli di Stato. In definitiva, il gioco d’azzardo legale rappresenta un equilibrio instabile tra libertà individuale, controllo statale e responsabilità sociale.

Per questo è necessario investire maggiormente in educazione finanziaria, supporto psicologico e campagne di sensibilizzazione, perché solo così si può prevenire davvero la deriva patologica di un fenomeno che, pur legalizzato e controllato per quanto possibile da norme statali, resta carico di rischi per le persone e per la comunità.

 

Fonte: Fratelli d’Italia Castelfiorentino - Ufficio Stampa

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