
"Ci dicono che non c'è un regolamento per svolgerlo, ma nel 2013 venne indetto senza problemi un Consiglio Comunale aperto"
"La giunta e il Sindaco si sottraggono al confronto pubblico sulla sicurezza", con queste parole la Lega ha diffuso una nota in merito alla decisione della maggioranza di non convocare un consiglio comunale aperto sul tema della sicurezza come richiesto da tempo. Secondo il gruppo consiliare guidato da Susi Giglioli, la scelta di non permettere il confronto diretto con i cittadini rappresenta una scelta solo politica, su un tema "scomodo e urgente come quello della sicurezza e della sua gestione". L'Amministrazione, fanno sapere dalla Lega, avrebbe motivato il diniego con "la presunta assenza, nel regolamento, delle modalità di svolgimento di un Consiglio Comunale aperto al pubblico", ma la Lega attacca: "Una giustificazione che non regge, e che cade di fronte all’evidente contraddizione: nel 2013, infatti, venne indetto senza problemi un Consiglio Comunale aperto per discutere con la cittadinanza la chiusura dell’ospedale".
La nota della Lega
Non è certo una sorpresa, ma resta significativo osservare con quali motivazioni la maggioranza scelga, ancora una volta, di sottrarsi al confronto pubblico. E ciò accade proprio quando il tema è scomodo e urgente come quello della sicurezza e della sua gestione.
Il regolamento comunale è chiaro: un Consiglio Comunale straordinario può essere richiesto quando la domanda è sottoscritta da almeno 1/5 dei consiglieri. L’opposizione, in maniera compatta, ha esercitato questo diritto, chiedendo di celebrare il Consiglio in forma aperta, ossia con la possibilità per i cittadini di partecipare attivamente, intervenire, porre domande e avanzare proposte.
La decisione finale spetta al Presidente del Consiglio, “sentito il Sindaco e d’intesa con la Conferenza dei Capigruppo”. E ieri, proprio in quella sede, è arrivato il diniego. La motivazione? La presunta assenza, nel regolamento, delle modalità di svolgimento di un Consiglio Comunale aperto al pubblico.
Una giustificazione che non regge, e che cade di fronte all’evidente contraddizione: nel 2013, infatti, venne indetto senza problemi un Consiglio Comunale aperto per discutere con la cittadinanza la chiusura dell’ospedale.
Sul punto interviene anche Vincenzo Tricarico, allora Consigliere comunale precisando che relativamente al Consiglio Comunale aperto relativo all’ospedale, le modalità operative furono stabilite nella capogruppo e aggiunge - La decisione di non convocare il consiglio comunale in forma aperta sul tema della sicurezza è una scelta puramente politica della maggioranza e della Presidenza del Consiglio poiché In passato, su altri temi, si è giustamente scelto più volte il confronto diretto con i cittadini. Ricordo alcune sedute sull’ I Ospedale, immigrazione (sulla Bossi-Fini), Ospedale e PPS e anche in altre occasioni. Perché oggi no? Un segnale di debolezza e di arroccamento da parte del PD. testimonianza di come la volontà politica, quando c’è, trovi sempre le modalità per garantire il confronto democratico con i cittadini -
Il Consiglio straordinario sull’argomento sicurezza si farà il 10 settembre prossimo e la Lega chiederà all’amministrazione di convocare un’assemblea pubblica utile a illustrare scelte politiche, progetti, regolamenti o problemi locali, raccogliendo anche domande e osservazioni dai cittadini.
Vediamo quale argomento ostativo la giunta troverà a questa richiesta
Susi Giglioli
Lega Castelfiorentino
Capogruppo
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