Elezioni regionali Toscana, bufera in casa Pd per l'esclusione di Sonia Luca

Sonia Luca

L’assessora di Pontedera non è rientrata tra i candidati della provincia di Pisa, nonostante la lista del Partito Democratico per la provincia di Pisa risulti incompleta


Il Partito Democratico presenterà una lista incompleta nel collegio pisano alle prossime elezioni regionali. Degli otto posti disponibili, ne sarà riempito soltanto sette: quattro uomini e tre donne. A restare fuori è l’assessora di Pontedera Sonia Luca, che ha annunciato la propria esclusione con una lunga nota nella quale rivolge critiche dure al suo partito e, in particolare, all’assessora regionale ricandidata Alessandra Nardini.

“Apprendo con amarezza – ha scritto Luca – la decisione del Pd di non inserirmi tra i candidati della provincia di Pisa, presentando una lista con 7 candidati anziché 8. La mia candidatura, votata all’unanimità dall’assemblea comunale del Pd di Pontedera lo scorso maggio e sostenuta da numerose realtà della Valdera e da molti amministratori della provincia, è stata prima esclusa e poi non recuperata neppure per coprire un posto rimasto libero”.

La vicenda si è trascinata fino all’ultimo. Dopo l’appello delle amministratrici dem e un intervento della segretaria nazionale Elly Schlein, sembrava possibile un ripescaggio, ma i vertici regionali hanno confermato la chiusura della lista senza l’inserimento di Luca.

Secondo l’assessora pontederese, la scelta non riguarda solo la sua persona ma anche il territorio: “Pontedera è una città industriale, sede della Piaggio, un punto di riferimento politico e sociale per l’intera Toscana”. A pesare, sottolinea, è soprattutto la questione della parità di genere: “È stato accettato che ci fosse una donna in meno, senza che le figure più autorevoli del partito, a partire dall’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini, sollevassero obiezioni. Una contraddizione che mina la credibilità delle proposte del Pd”.

Mazzeo: "Esclusione inspiegabile"

"L’esclusione dalla lista di Sonia Luca, giovane e capace assessora di Pontedera, è una scelta inspiegabile e profondamente ingiusta. Una decisione presa senza dare ascolto al territorio che l’aveva indicata all’unanimità e alla richiesta di tanti sindaci e di numerose amministratrici della nostra provincia. A Sonia e alla comunità di Pontedera va il mio abbraccio sincero, con l’impegno di far risuonare ancora più forte anche la loro voce in questa campagna elettorale". Così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che, nella comunicare la sua  ricandidatura con il Partito Democratico nel collegio di Pisa, è anche intervenuto sulla questione.

Nardini replica alle accuse: “Nessun veto, le liste le decide il partito”

L’assessora regionale Alessandra Nardini, ricandidata nel collegio di Pisa, interviene dopo le polemiche legate alla composizione della lista del Pd.

"Non commento il fango e le accuse di cui sono stata bersaglio in questi giorni. La nostra comunità non si merita tutto questo e non voglio contribuire al danno di immagine al partito che in molti hanno causato con polemiche pubbliche e ricatti, confermando una visione proprietaria del partito stesso. È anche per questo che ho evitato di rispondere alla strumentale richiesta di intervento pubblico che mi è stata rivolta, come se io avessi il potere di scegliere una cosa cosa piuttosto che un'altra".

"Le liste, come sempre, le fa il partito e tutte le liste, inclusa la nostra pisana, sono state votate dalla direzione regionale di lunedì. Mi viene dunque attribuito un potere di veto che non ho e che comunque non ho mai esercitato nei confronti di chicchessia. Non ho messo il veto su nessuno e credo che Sonia Luca sia una validissima assessora del Comune di Pontedera. Trovo offensivo che questa vicenda venga descritta come una guerra tra donne e leggere che la Valdera non sarebbe rappresentata. Non penso di venire da Marte e sono stata sempre presente sul territorio per rispondere ai bisogni, a partire da scuola e lavoro".

"Tornando alla questione femminile, la lista votata pressoché all'unanimità dalla direzione regionale del partito, vedeva una presenza paritaria di donne e uomini, quattro candidate e quattro candidati, con me, una donna della Valdera, come capolista. Poi è iniziato il fuoco di fila di una parte che ha anche fatto ritirare una candidata, motivo per cui la lista adesso presenta tre donne e quattro uomini, impedendo consapevolmente, vista la legge elettorale che prevede l'alternanza di genere, che la capolista sia donna. Tutto evidentemente a servizio di una specifica candidatura maschile. I fatti sono questi e non intendo tornarci sopra per non alimentare questo brutto spettacolo. Chiedo anche di non essere più tirata in ballo con ricostruzioni inaccettabili, a livello politico e perfino personale".

"Anticipo già che questa sarà la mia prima e ultima risposta sul tema perché, da questo momento, intendo pensare solo alla campagna elettorale, a far ottenere più voti possibili al partito e a far vincere il nostro presidente Giani. In questi anni abbiamo fatto cose troppo importanti, a partire da quelle realizzate anche grazie al contributo del mio Assessorato, come Nidi Gratis, Libri Gratis, e i notevoli investimenti su formazione e politiche del lavoro. Non offuschiamo tutto con sterili polemiche".

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