"Blocchiamo tutto" per Gaza: in migliaia all'uscita dell'A1. Sassi contro la Leonardo

In migliaia alla manifestazione tra Calenzano e Campi Bisenzio. Scoppia la polemica per un deltaplano sopra il corteo


La manifestazione dei sindacati di base per lo sciopero per Gaza tocca anche Firenze e provincia. In migliaia si sono ritrovati alla rotonda davanti all'uscita autostradale di Calenzano della A1 al suono di 'Blocchiamo tutto' e 'Palestina libera'. Il traffico è fermo dalle 9 circa, lo svincolo autostradale è bloccato e ci sono ripercussioni sulla viabilità.

A sfilare sindacati di base, studenti, docenti, associazioni e movimenti e anche tanti semplici cittadini. Una grande bandiera palestinese è stata affissa sulla "Ruota del tempo" dell'artista israeliano Dani Karavan, grande opera che campeggia sulla rotonda davanti all'uscita della A1. Il corteo si dirigerà in direzione di Campi Bisenzio e Capalle, dove uno degli obiettivi è sfilare davanti alla sede della Leonardo, ma anche la Ex Gkn nei pressi del centro commerciale I Gigli, per poi concludersi all'interno del parcheggio antistante la piscina comunale di Calenzano.

(foto gonews.it)

Alle 11 la partenza

La grande manifestazione è partita poco prima delle 11. Tanti gli slogan per la Palestina, declamati anche in arabo. Autostrade per l'Italia informa che alle 9:30 circa, sulla A1 Milano-Napoli, è stata disposta la chiusura dell'uscita di Calenzano da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna, a causa della manifestazione.

Sassi contro la Leonardo

Davanti alla sede della Leonardo a Campi Bisenzio un gruppo di manifestanti si è avvicinato alla recinzione e ha creato un piccolo varco, ma non è riuscito a entrare. Poi hanno lanciato all'interno petardi, bottiglie vuote e sassi. Tutto intorno cori contro la Leonardo.

Riaperta l'uscita A1

Per circa un'ora i manifestanti hanno preso di mira la sede Leonardo di Campi Bisenzio. Nel frattempo il grosso del corteo è ripartito e alla fine i manifestanti della Leonardo hanno lasciato l' area e si sono ricongiunti agli altri. La manifestazione prosegue verso la zona di Capalle, dove c'è lo stabilimento ex Gkn e il centro commerciale I Gigli. Il termine della manifestazione è previsto a Calenzano. Proseguono intanto i disagi per la circolazione locale. Proprio a Calenzano è stata riaperta l'uscita del'A1. Lo rende noto Autostrade per Italia.

Alla manifestazione anche la candidata Bundu: "Politica deve scegliere da che parte stare"

"Oggi abbiamo partecipato ai cortei indetti in tutta la Toscana in occasione dello sciopero generale di USB e dalle altre organizzazioni sindacali di base, per essere anche fisicamente al fianco di chi sta rinunciando al proprio salario per dare un segnale al resto del sistema politico, di fronte al massacro portato avanti dallo Stato terrorista di Israele". Così in una nota Antonella Bundu, candidata alla presidenza della Regione per Toscana Rossa. "A Carrara, Livorno (con il blocco del porto fino a mercoledì), Pisa e Calenzano migliaia di persone hanno risposto in modo importante, collegando il tema della Palestina alla militarizzazione del territorio, con insediamenti NATO e interventi che hanno l'obiettivo di rendere la Toscana complice delle politiche di guerra. La nostra radicale alternativa a chi si mostra ambiguo, o peggio sostenitore, delle politiche israeliane, c'entra con la prossime elezioni, perché la politica deve sempre scegliere da quale parte stare. E noi vogliamo stare dalla parte giusta della storia".

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Sciopero anche al liceo Machiavelli Capponi

Sciopero e manifestazione anche degli studenti del liceo Machiavelli Capponi stamani a Firenze. Decine e decine di ragazzi si sono radunati fuori dalla scuola, in piazza Frescobaldi e sul ponte Santa Trinita per poi partire in corteo verso il consolato Usa.

"La scuola è bloccata, stamattina la 'routine dell'indifferenza' è stata spezzata! Abbiamo bloccato le porte della nostra scuola!", si legge in una nota del Collettivo K1 Machiavelli Capponi. "Oggi dalle 8 del mattino in più di 1500 siamo fuori scuola, la scuola è bloccata e le nostre voci si uniscono nel coro 'Palestina libera', siamo in picchetto e andiamo avanti fino alle 9, poi, partiamo in corteo".

Polemica per un deltaplano al corteo, "è richiamo di Hamas". Pd: "Singolo ha strumentalizzato l'iniziativa"

"Quanto accaduto a Calenzano lascia sgomenti. Innalzare in volo un deltaplano in una manifestazione filo-palestinese, tra applausi e cori che invocano "Palestina libera dal fiume al mare" non è un gesto folkloristico, ma un richiamo diretto agli attentati terroristici con cui Hamas il 7 ottobre ha massacrato e rapito centinaia di creature innocenti, scendendo anche dal cielo con i deltaplani". Così Emanuele Cocollini, presidente dell'Associazione Italia-Israele di Firenze, denuncia il fatto durante il corteo, aggiungendo che è "dovere di tutti, istituzioni, società civile e forze politiche, prendere le distanze con chiarezza da chi trasforma il terrorismo in spettacolo". Per Cocolini "non ci può essere ambiguità: richiamare simboli di morte significa giustificare l'orrore. Firenze e la Toscana meritano ben altri messaggi, fondati sul rispetto e sulla convivenza, non sulla glorificazione del terrorismo".

Le immagini del deltaplano sarebbero state condivise da alcuni utenti sui social. Parla di "episodio raccapricciante" Kishore Bombaci, presidente dell’Associazione Fiorentina Amici di Israele. "Nel corso della manifestazione - come mostra anche la documentazione fotografica- qualcuno ha sorvolato il corteo su un deltaplano a motore, venendo accolto dagli applausi e dalle grida estasiate dei manifestanti. È impossibile non evocare immediatamente il 7 ottobre e il massacro del Nova Festival. È un fatto gravissimo che abbatte l’ennesima soglia di decenza. In particolare perché con quel gesto si intende richiamare esplicitamente quel massacro, nel quale hanno trovato la morte in maniera atroce centinaia di giovani innocenti" prosegue, "e su cui molti terroristi di Hamas sono piombati attraverso proprio dei deltaplani a motore. Siamo di fronte a qualcosa di davvero pericoloso, allo sdoganamento di una simbolica di morte che va oltre l’antisemitismo per diventare qualcosa di più: il riconoscimento della violenza come fattore politico che va a esacerbare una situazione già tesa in tutta Italia e che sembra davvero pronta a esplodere". L'Associazione, si conclude la nota, "invita nuovamente e per l’ennesima volta le istituzioni e la politica tutta a prendere le distanze da questa escalation evitando di cavalcare l’onda pro palestinese e riportando tutto alla ragione e all’equilibrio, prima che sia troppo tardi".

"Difficile credere che questo spettacolo osceno sia stato frutto del caso" commenta in una nota Sara Natale Sforni, coordinatrice della sezione fiorentina di Sinistra per Israele – Due Popoli, Due Stati, "e infatti sui social c’è chi ha subito colto il riferimento, del resto vulgato, ai parapendii a motore del 7 ottobre, e gioito. Impossibile pensare che questa visione distorta della pace giovi al popolo palestinese, ancora una volta sfruttato per veicolare messaggi d’odio sempre più espliciti, che invitiamo tutte e tutti a condannare in modo inequivocabile".

"Firenze è città operatrice di pace e da giorni si sta mobilitando con cortei, passeggiate notturne, iniziative, scioperi e manifestazioni pacifiche contro il massacro che il governo di Netanyahu sta compiendo a Gaza" afferma Stefania Collesei (Pd), presidente della Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali del Comune di Firenze. "Domani, come Comune, aderiremo convintamente all’iniziativa della Rete degli Enti Locali che invita, dalle 11 alle 11:15, a sospendere le attività lavorative, e ad osservare un minuto di silenzio nelle scuole per sostenere la causa palestinese. Non solo: esporremo nella facciata di Palazzo Vecchio lo striscione "Ripudiamo – A sostegno di una Palestina libera e autodeterminata". Questa mattina, durante la manifestazione che i sindacati di base che hanno organizzato in occasione dello sciopero generale per Gaza cui hanno aderito in migliaia di persone, un singolo ha strumentalizzato l’iniziativa passando sulla folla con un deltaplano per richiamare l'attacco di Hamas del 7 ottobre: chi ha a cuore il futuro dei palestinesi prende le distanze da chi elogia qualsiasi forma di terrorismo. Chi non lo fa non rappresenta il mondo democratico e pacifista che vogliamo e non rappresenta il Comune di Firenze".

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