
Un forte boato ha interrotto la quiete del primo pomeriggio di oggi, facendo tremare vetri e impensierendo centinaia di persone tra Toscana ed Emilia-Romagna. Il rumore, improvviso e profondo, è stato percepito in un’ampia area che comprende il Casentino, la città di Arezzo e numerose località limitrofe, fino a spingersi oltre i confini regionali, con segnalazioni arrivate anche da Forlì, Ravenna e Faenza.
Secondo quanto riportato da La Nazione, in pochi minuti i social network si sono riempiti di domande e ipotesi: molti parlavano di “un’esplosione” o “un tuono mai sentito prima”. Le centrali operative del 118 e dei vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di chiamate, ma non sono stati registrati né terremoti né incidenti. Alcuni edifici pubblici e privati sono stati evacuati in via precauzionale, ma l’allarme è presto rientrato.
Le prime verifiche hanno portato a escludere cause locali e a ipotizzare un boom sonico, il fenomeno generato da un aereo che supera la velocità del suono, circa 1.195 km/h, producendo un’onda d’urto percepibile anche a grande distanza.
L’ipotesi è stata poi confermata dall’Aeronautica Militare: a provocare il fragoroso rumore sono stati due caccia F-2000 Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, decollati in scramble, ovvero in decollo d’emergenza, per intercettare un velivolo civile Cessna 425 che aveva perso temporaneamente i contatti radio mentre sorvolava lo spazio aereo italiano.
L’intervento, coordinato dal Combined Air Operation Centre di Torrejon (Spagna), ha previsto il volo supersonico dei caccia per raggiungere rapidamente l’aereo e verificare che non vi fossero emergenze. È in questa fase che i due jet, superando la barriera del suono, hanno generato il bang sonico avvertito a terra. Pochi istanti prima dell’intercettazione visiva, il Cessna ha ristabilito i contatti radio e proseguito regolarmente il suo viaggio verso Basilea, mentre in Toscana la paura lasciava spazio al sollievo.
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