Leggerissimo: "Ci chiamavano sciacalli" di Carlo Pallavicino

Carlo Pallavicino ha iniziato da giovanissimo a fare il giornalista, poi è diventato uno dei primi procuratori di calciatori, è scrittore ed è stato un pioniere dell'informazione online, è un personaggio che trasuda calcio e ha avuto a che fare coi calciatori più importanti negli anni d'oro della Serie A. Ritiratosi da quel mondo, ci ha regalato "Ci chiamavano sciacalli", una sorta di autobiografia che è anche un saggio su cosa vuol dire essere stati procuratori a cavallo della legge Bosman.

Il libro, edito da Baldini+Castoldi, ripercorre la vita di Pallavicino raccontata da lui stesso: dal giornalino 'Bagno degli sportivi' autoprodotto agli esordi da giovanissimo nel giornalismo, dall'incontro col procuratore Giovanni Branchini fino alle relazioni con Moggi, Rui Costa, Ronaldo e molti altri. È una biografia, sì, ma si legge come un romanzo d'avventura. Pallavicino è uno scrittore avvincente e accattivante ma ciò che colpisce è come si mette a nudo, con un'umiltà che non è facile trovare in chi ha bazzicato e bazzica il calcio a grandissimi livelli.

Si trovano aneddoti bellissimi come quello sulle scarpe di Careca o sulla firma di Marocchi con la Juventus, ma anche pagine dense e emozionanti come quelle dedicate a Stefano Borgonovo. È un libro consigliato a chi vuol sapere di più sul mestiere di procuratore, di sicuro è consigliato a chi ama visceralmente il calcio.

Titolo: Ci chiamavano sciacalli
Autore: Carlo Pallavicino
Casa editrice: Baldini+Castoldi
Anno di pubblicazione: 2025 
Pagine: 367 
Prezzo di copertina: 17 euro


 

Notizie correlate



Tutte le notizie di Toscana

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina