Nuovo appello dalla Regione Toscana per la liberazione del Premio Nobel per la pace Narges Mohammadi

L’assessora Cristina Manetti: “Toscana da tempo a fianco del movimento 'Donna, Vita, Libertà'”


La notizia del nuovo arresto dell’attivista iraniana e Premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi suscita sgomento e profonda indignazione. Ancora una volta una delle voci più coraggiose e autorevoli nella difesa dei diritti umani in Iran viene messa a tacere con la forza, colpita per il solo fatto di non rinunciare alla libertà e alla verità. Narges Mohammadi è da sempre nei nostri cuori. Come Toscana delle Donne abbiamo più volte lanciato un appello per la sua liberazione, definendo inaccettabile qualsiasi forma di persecuzione, arresto o detenzione nei confronti di chi si batte pacificamente per i diritti umani. Ogni volta che una voce come la sua viene silenziata, a spegnersi è anche un pezzo della nostra stessa libertà. La difesa dei diritti non conosce frontiere e finché donne come Narges continueranno a pagare con la prigionia il loro coraggio, il nostro compito sarà quello di far sentire, con forza, anche la nostra voce”.

Così Cristina Manetti, assessora a cultura e pari opportunità della Regione Toscana e ideatrice de La Toscana delle Donne, il progetto regionale da anni schierato al fianco delle donne iraniane a sostegno dei diritti delle donne in tutto il mondo, che fa propri i valori e lo slogan del movimento “Donna, Vita, Libertà”.

Nel tempo, La Toscana delle Donne ha promosso e ospitato numerose iniziative di sensibilizzazione e sostegno: dibattiti pubblici, incontri istituzionali, eventi culturali e sportivi, e manifestazioni che hanno denunciato la repressione, la violenza di genere e la sistematica violazione dei diritti fondamentali in Iran. Dalla Sala Pegaso della Regione Toscana alle piazze, fino alle campagne di raccolta firme, l’impegno è stato costante e visibile, in dialogo con la comunità iraniana e con il movimento Donna Vita Libertà. Un percorso culminato nel conferimento del Pegaso d’Oro della Regione Toscana al movimento “Donna, Vita, Libertà” e l’inaugurazione di un busto dedicato a Mahsa Amini, a testimonianza di un legame profondo tra la lotta delle donne iraniane e i principi di libertà, dignità e parità che la Toscana riconosce come propri.

La Toscana – conclude Manetti – continuerà a essere dalla parte di chi resiste, di chi non si arrende alla violenza e all’oppressione. La libertà delle donne iraniane è anche una battaglia che ci riguarda da vicino. Per Narges Mohammadi, per tutte loro, non smetteremo di chiedere giustizia”.

Fonte: Regione Toscana

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