Sfruttamento del lavoro, due casi a Prato: arrestati due imprenditori

Due titolari di due distinti opifici a Prato sono stati arrestati. A entrambi, di nazionalità cinese e di rispettivamente 51 e 50 anni, sono stati contestati i reati di occupazione di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno e intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Per uno di loro c'è anche il divieto di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per un anno.

Le due aziende effettuavano finiture di capi di abbigliamento per conto di altre imprese. All'interno sono stati trovati 13 lavoratori, tutti di origine cinese, irregolari sul territorio e senza contratto. Le attività delle due ditte sono state immediatamente sospese per aver impiegato un numero di lavoratori in nero superiore al 10% dei presenti. In uno dei due opifici è stato inoltre individuato un appartamento usato come dormitorio.

Per quanto riguarda i dipendenti con permesso di soggiorno, dalle indagini è emerso come le retribuzioni fossero inadeguate rispetto alle ore di lavoro svolte, fino a 12 al giorno. Agli imprenditori viene contestata la violazione della normativa in materia di orario di lavoro e il mancato rispetto dei periodi di riposo, con gli operai al lavoro sette giorni su sette. Sono state poi riscontrate varie violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Elevate anche multe salate.

 

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