Secondo ordigno al Ferruccio, Mennuti: "Era sotto pilone edificio abbattuto. Non è opera PNRR"

L'assessore Mennuti risponde a tre interrogazioni delle opposizioni su tempi, indagini svolte sul terreno e rischio di perdere il finanziamento. Il piano di evacuazione "dopo il Natale"


A circa un mese dalla presentazione di tre interrogazioni da parte delle opposizioni sulla vicenda del secondo ordigno bellico trovato nel cantiere del nuovo teatro Il Ferruccio di Empoli, l'assessore Nedo Mennuti traccia il quadro della situazione e chiarisce alcuni punti, anche se per i consiglieri di opposizione restano delle "perplessità".

Ordigno era sotto edificio abbattuto, "non poteva essere individuato"

Perché, si chiedono innanzitutto le opposizioni, dopo il ritrovamento del primo ordigno non si è svolto adeguati monitoraggi per scoprire il secondo? Come conferma Mennuti in aula, infatti, il secondo ordigno è stato ritrovato dai lavoratori nel cantiere e sarebbe sfuggito alle analisi fatte. Mennuti ribadisce che "la bonifica eseguita il 25 settembre è stata fatta tenendo conto delle prescrizioni vigenti" ed è stata "rilasciata la certificazione di bonifica bellica nell'ottobre del 2025", ma quel secondo ordigno "non poteva essere individuato da quelle indagini perché questa si è svolta sulle aree non edificate", mentre l'ordigno "era sotto la porzione di Palazzo delle Esposizioni che è stato demolito, a circa mezzo metro in basso da uno dei piloni". 

Per il consigliere Poggianti del Centrodestra per Empoli restano delle perplessità perché "il fatto che l'ordigno fosse sotto un edificio non è rassicurante, perché questo dal punto di vista eventuale significa che potrebbe essercene un altro sotto l'edificio ancora esistente". "Vorrei rassicurare tutti che dire che ad oggi non ci sono più ordigni sotto il Palazzo delle Esposizioni nessuno lo sappia, ma non possiamo demolire il palazzo e ricostruirlo per vedere se c'è ordigni sotto", risponde Mennuti.

A seguito del secondo ritrovamento il Comune avrebbe anche svolto una "ulteriore indagine con tecnologia georadar sull'intera are adi scavo" a supporto della valutazione di rischio bellico eseguita nel settembre 2025.

 

Le fasi del ritrovamento, piano di evacuazione "dopo il Natale"

Come è noto l'ordigno sarà rimosso il prossimo 18 gennaio, comportando anche l'evacuazione di un'area di circa 500 metri come avvenne nel settembre scorso per il primo ordigno. Sulle critiche in merito alla comunicazione della presenza dell'ordigno, che secondo le opposizioni sarebbe avvenuta in ritardo, Mennuti ricostruisce così la vicenda: "La bomba è stata ritrovata il 5 novembre, abbiamo subito fatto le comunicazioni agli organi competenti, ossia la Prefettura, e il 6 novembre c'è stato il sopralluogo del Reggimento genio Ferrovieri di Casal Maggiore che ha analizzato l'ordigno per stabilire le procedure di bonifica e ha messo in sicurezza subito l'area. Il 19 novembre si è tenuta la riunione con la Prefettura e i 37 Enti coinvolti, concordando per il 18 gennaio la data della rimozione". Il ritardo, quindi, "c'è stato perché c'era da prendere delle decisioni, il Comune non può in questi casi scegliere da solo", spiega Mennuti.

Una data, quella del 18 gennaio, che è stata individuata anche perché successiva alla conclusione di Empoli Città del Natale, "siamo in un periodo diverso dalla volta precedente e farlo durante questa manifestazione avrebbe creato una serie di problemi per le persone che vengono da fuori e per il commercio cittadino", spiega Mennuti.

Rispetto alla precedente evacuazione Mennuti specifica che "in estate la gente era al mare, saranno certamente di più le persone che arriveranno0 ai centri di accoglienza".

 

"Il teatro non rientra nelle opere del PNRR"

Durante la seduta è emerso anche "un elemento di novità" sull'opera, almeno per le opposizioni. Di fronte alle richieste dei consiglieri preoccupati che i ritardi incidessero sull'ottenimento degli 8 milioni di PNRR, che ricordiamo sono condizionati alla effettiva realizzazione dell'opera entro il 2026, Mennuti precisa: "Il teatro Il Ferruccio non rientra tra le opere finanziate dal PNRR, ma è stato finanziato con fondi propri del Ministero". In merito ai ritardi, quantificabili in "120 giorni", rassicura i consiglieri: "L'Ufficio sta portando avanti il percorso con la Città Metropolitana di Firenze e Ministero Interni affinché siano concesse proroghe in considerazione degli eventi: il primo ordigno ha portato ad una sospensione parziale dei lavori di circa 80gg, in quanto in alcune aree si p continuato a lavorare, mentre il secondo ordigno porterà una sospensione dei lavori per 40 gg ma in modo totale. Sono già in corso trattative per poter posticipare il termine dei lavori"

Per Poggianti del Centrodestra per Empoli "scopriamo oggi che l'opera è suscettibile di finanziamento dal Ministero e che è possibile questa proroga ai lavori", Di Stefano di FdI rimanda la questione, "verificheremo in un secondo momento come stanno le cose sui fondi, ci sono i documenti", per Masi di Buongiorno Empoli-Siamo Empoli "a noi risultava che fossero sempre fondi PNRR, è possibile che tutta l'opposizione non sia capace di leggere o forse c'è un problema di comunicazione",  ed evidenziando che "sono aumentati i costi e non c'è la copertura preventivata all'inizio", invita l'Amministrazione a "presentare al consiglio e alla città il progetto effettivo", su cui comunque il giudizio di BE restaa negativo: "Immaginavamo che questo teatro sarebbe stato negativo per la città e per le nostre casse, per il momento ci dispiace avere ragione"

Sull'argomento dei fondi interviene il sindaco che fa notare come "in campagna elettorale erano già fondi del Ministero", e citando il DUP evidenzia come i fondi originali siano diventati 'ex-Pnrr', "fondi assegnati con decreto del Ministero degli Interni nell'aprile del 2022".

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