Coronavirus, clinicamente guarito il 49enne di Pescia

Il primo caso toscano di Coronavirus è clinicamente guarito. Il paziente 49enne di Pescia, che si trova all'ospedale San Jacopo di Pistoia, da ventiquattro ore non presenta né febbre né sintomi respiratori.

Per accertare la sua completa negativizzazione sarà necessario ripetere più volte il tampone, confermano i sanitari. Per ora dunque il paziente resta ricoverato a Pistoia, le sue dimissioni potrebbero avvenire già nella giornata di domani.

Per il caso di Coronavirus Pescia si era mobilitata anche tramite il sindaco Oreste Giurlani, che aveva più volte tranquillizzato e informato la cittadinanza. Il 49enne della Valdinievole è stato il primo caso della nostra regione assieme a un 63enne fiorentino, ricoverato al nosocomio di Ponte a Niccheri (Bagno a Ripoli).

Per quanto concerne i numeri, in Toscana sono 863 le persone in isolamento domiciliare: 304 prese in carico attraverso il numero dedicato delle Asl; 193 contatti stretti dei casi positivi probabili o confermati, 366 bambini/studenti.

Il sindaco Giurlani felice della guarigione del 49enne dal coronavirus

Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha accolto con grande soddisfazione la notizia della guarigione del 49enne che aveva contratto il coronavirus a Codogno : “ L’evoluzione positiva del decorso della malattia è incoraggiante per tutti e rappresenta una ventata di ottimismo in un momento di tensione nazionale. Da parte nostra continuiamo con una serie di provvedimenti che seguono le direttive nazionali e regionali, come ci conferma la Asl con un documento che spiega i criteri che sono legati alla decisione, ad esempio, di non chiudere le scuole. Le valutazioni medico-sanitarie della Asl, infatti, dimostrano chiaramente che gli istituti scolastici sono luoghi sicuri per studenti, insegnanti e operatori.

Certamente invitiamo tutti a operare con cautela - continua Giurlani -, specialmente per quello che riguarda contatti fra persone diverse, di cui si ignora la provenienza. Intanto però la situazione sta creando molti problemi alle attività produttive. Visto che la psicosi che si è creata sta colpendo molti esercizi commerciali e tante altre realtà, ho scritto al presidente del consiglio Conte perché valuti anche Pescia fra i territori che abbiano diritto a agevolazioni fiscali, sgravi e sostegno per famiglie e aziende”.

Nella lettera inviata dalla Ausl Toscana Centro ai sindaci, la struttura sanitaria dichiara di comprendere bene tutte le preoccupazioni dei primi cittadini e delle persone, ma conferma che ci sono degli elementi scientifici e clinici che consigliano restrizioni e quarantena solamente per i contatti stretti dei casi accertati. Per questo motivo viene reputato non necessario l’isolamento o la chiusura di intere scuole, che sono considerate sicure sotto il profilo igienico-sanitario, ricordando i famosi dieci punti da seguire per una igiene personale che possa anche costituire una efficace misura di prevenzione.

Da parte sua l’amministrazione comunale ha varato una serie di disposizioni interne a cui tutti i dipendenti dovranno attenersi, in particolare quelli che sono a contatto diretto con il pubblico. Tale serie di norme, molte delle quali direttamente mutuate da quelle nazionali, valgono anche per le strutture come le rsa, comunque collegate al comune.

Il sindaco di Pescia intanto ha inviato una lettera in cui si chiede l’attenzione del Governo sulla crisi del sistema economico pesciatino a causa di questa situazione.

“Egregio Signor Presidente del Consiglio dei Ministri- si legge nella missiva di Giurlani a Giuseppe Conte-, la città che rappresento è uno dei centri che ha registrato la presenza di una persona positiva al Coronavirus, un caso isolato e non un focolaio e quindi, secondo la linea stabilita dalla Regione Toscana, non ha provocato particolari restrizioni alla vita sociale e lavorativa delle persone.

Nonostante questo, gli effetti sull’intero sistema economico e produttivo si sono fatti sentire in modo molto consistente, con disdette di prenotazioni, calo straordinario del giro di affari di attività pubbliche e in generale una situazione di crisi locale non indifferente.

Alla luce di queste constatazioni, sono a richiederLe un decreto o una disposizione che permetta anche alle aziende pesciatine adeguati sgravi fiscali e altre agevolazioni previste in questi casi.

Sarebbe sicuramente determinante per evitare che oltre al contagio sanitario, ci sia il rischio di un effetto domino negativo sull’occupazione e sulla stabilità delle varie attività, con conseguenze molto pesanti”.

LE COSE DA SAPERE SUL CORONAVIRUS

Per fare chiarezza sul Covid-19, ecco le dieci norme da seguire diramate dal Ministero della Salute. Qui le ultime disposizioni della Regione.

Per ogni utile informazione è in funzione il numero telefonico di pubblica utilità istituito da Ministero della Sanità 1500, attivo 24 ore su 24. Qui i numeri per ogni singola Asl di riferimento.

Di seguito alcuni link utili dal Ministero della Salute e dalla Regione.

Coronavirus Pescia, il caso in Valdinievole

Il caso, a Pescia, riguarda un informatico di 49 anni rientrato giovedì sera da Codogno (Lombardia) dove ha soggiornato tre giorni per lavoro. Fin da venerdì si è messo in autoisolamento volontario su indicazione del medico di famiglia e sotto sorveglianza della Asl. Nella mattina del 24 febbraio, a seguito di un picco febbrile, ha contattato le strutture sanitarie che gli hanno mandato un’ambulanza del 118 a casa per portarlo, in isolamento, in ospedale a Pistoia per tutti gli accertamenti. L’uomo è in buone condizioni di salute, in isolamento nel reparto di malattie infettive. Da quanto appreso l'uomo sarebbe entrato in contatto con almeno 40 persone.

Notizie correlate



Tutte le notizie di Pescia

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina