
Nel corso della nottata appena trascorsa la polizia ha arrestato due cittadini marocchini di 24 anni entrambi, già noti alle forze di polizia, per rapina aggravata in concorso ai danni di tre minori, due di quattordici ed uno di quindici anni, originari di Firenze.
Erano da poco trascorse le 23.30 quando le volanti della Questura di Firenze e pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine coordinata dalla Sala Operativa 113, a seguito di chiamata su linea 113, sono intervenute in piazza Dalmazia dove i tre ragazzi erano stati da poco rapinati.
Questi ultimi stavano percorrendo poco prima via Vittorio Emanuele quando sono stati avvicinati dai due cittadini stranieri ed uno di loro ha strattonato e preso a calci il quindicenne l’altro prendeva il cellulare che il ragazzo teneva in tasca, minacciandolo di stare fermo e di consegnargli quello che aveva.
Subito dopo l’aggressore si è rivolto dei uno dei due quattordicenni e si faceva consegnare il portafogli per poi aggredire fisicamente il terzo ragazzo di 14 anni e farsi consegnare il telefono. L’altro uomo, in queste fasi, invece controllava che nessuno dei ragazzi reagisse.
Terminata la rapina i due rapinatori si sono dati alla fuga ma sono stati inseguiti da un amico di una delle vittime, che nel frattempo stavano chiamando la Polizia. È stato costretto a desistere quando uno dei due cittadini stranieri gli ha mostrato in corsa un coltello.
Gli agenti intervenuti geolocalizzavano gli smartphone dei ragazzi nei pressi del giardino di via Taddeo Alderotti e, accorsi sul luogo, li hanno sorpresi in via Bini angolo via Corridoni, dove erano stati bloccati da una pattuglia della Guardia di Finanza insospettita dalla loro corsa.
All’interno delle tasche di uno dei due cittadini marocchini sono stati rinvenuti i due iPhone dei ragazzi, riconsegnati nell’immediatezza ai proprietari, insieme a 2.28 grammi circa di sostanza stupefacente contenente cannabinoidi.
Nei pressi del luogo in cui erano stati fermati i due uomini la Guardia di Finanza aveva rinvenuto anche un coltello di lunghezza complessiva di 37 cm circa, verosimilmente riconducibile a quello usato per intimidire l’inseguitore.
I due cittadini marocchini sono stati trasferiti al carcere di Sollicciano in attesa della convalida del GIP su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze.
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