Monte Amiata, sequestrati beni per 1,2 milioni a società della pelletteria di lusso

Il legale rappresentante denunciato per dichiarazione fraudolenta: fatture false emesse da quattro ditte di cittadini cinesi hanno generato costi fittizi e un debito tributario di oltre 2,6 milioni


Sequestrati beni per quasi 1,2 milioni di euro per evasione fiscale ed emissione di fatture false nei confronti di una società del Monte Amiata attiva nel settore della pelletteria di lusso. Il legale rappresentante, secondo le indagini, avrebbe dichiarato al Fisco costi fittizi tramite fatture per operazioni inesistenti (FOI), emesse da quattro imprese gestite da cittadini di nazionalità cinese, già in passato dipendenti della stessa società.

Le verifiche della Guardia di Finanza di Siena sono partite da anomalie tipiche delle imprese cosiddette “apri e chiudi”: partite IVA aperte e chiuse in breve tempo, accumulando debiti tributari e contributivi verso lo Stato. Le quattro ditte avevano una dotazione patrimoniale inesistente e una struttura produttiva inadeguata, ma erano riuscite a far crescere il proprio volume d’affari, maturando un debito verso l’erario di oltre 2,6 milioni di euro.

Secondo le Fiamme Gialle, altri imprenditori, come la società coinvolta, si sarebbero avvantaggiati di crediti tributari fittizi. Per questo il legale rappresentante è stato denunciato per dichiarazione fraudolenta, mentre le quattro ditte sono state segnalate per emissione di fatture false. Il sequestro preventivo, disposto dal Gip, è finalizzato alla confisca – anche per equivalente – per un importo pari all’imposta evasa nel periodo 2019-2023, pari a 1.184.183 euro.

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