
Il tour del ministro per le disabilità ha fatto tappa alla struttura socio-sanitaria di Orentano, nelle scuole, a "Casa Bloom" e infine al teatro della Compagnia con studenti e studentesse
La visita istituzionale in Toscana del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli è cominciata da Orentano (Castelfranco di Sotto), dove ad accoglierla c'erano il sindaco Fabio Mini, il vicesindaco Monica Ghiribelli, l'assessore al sociale Filomena De Donato e il consigliere regionale Elena Meini, oltre a Riccardo Novi, il direttore delle strutture orentanesi che fanno capo alla fondazione Madonna del Soccorso: la rsa Madonna Rosario e le cure intermedie Maria Regina, con il suo staff che a Orentano gestisce un'imponente struttura socio-sanitaria rivolta alla terza età, alla non autosufficienza e alle cure post ospedaliere, un centro di eccellenza nel panorama toscano.
Durante la visita il ministro Locatelli, accompagnata dai vertici della struttura tra cui il presidente don Mario Brotini, dagli amministratori comunali ha incontrato gli ospiti. La visita è proseguita poi al parco zoologico attiguo alle aree assistenziali, che rappresenta un fiore all'occhiello anche ai fini terapeutici, e si è poi conclusa al piccolo polo scolastico Sant'Anna gestito sempre dalla Fondazione Madonna del Soccorso, dove trovano spazio un asilo nido e una scuola dell'infanzia.
Una visita importante, fanno sapere dal Comune, dove è stato possibile presentare al ministro questa eccellenza del territorio castelfranchese e per la quale Locatelli si è complimentata con la direzione e con gli amministratori.
Il tour nel comprensorio del Cuoio è continuato poi a Santa Croce sull'Arno, dove il ministro Locatelli ha visitato "Casa Bloom", la struttura della cooperativa sociale la Pietra d'Angolo, dove risiedono stabilmente alcuni ragazzi con disturbi dello spettro autistico, inseriti in un percorso di accompagnamento all'autonomia. Ad accoglierla c'erano i vertici della cooperativa, il sindaco di Santa Croce Roberto Giannoni, l'assessore alla disabilità Valentina Fanella. Qui al ministro è stato presentato l'ambizioso progetto della Pietra d'Angolo che punta anche a un risvolto occupazionale, visto che alcuni dei ragazzi che vivono a Casa Bloom sono impegnati sul progetto Gel-Aut, l'Ape dei gelati, che da alcuni mesi sta muovendo i primi passi con importanti risultati. Un progetto importante anche a parere del ministro Locatelli, perché sviluppa una piena integrazione delle persone che lo vivono e lo realizzano.
La mattinata si è conclusa a Castelfranco di Sotto, al teatro della Compagnia, dove Locatelli ha incontrato i rappresentati delle molte realtà associative del terzo settore, una rappresentanza degli alunni dell'istituto comprensivo di Castelfranco di Sotto, le famiglie dei diversamente abili. Un'ora di confronto, affiancata dai due sindaci, il padrone di casa Fabio Mini e Roberto Giannoni dove si è parlato del futuro del terzo settore dei molti progetti che con il dicastero per la disabilità sta sviluppando, dal G7 della Disabilità a i progetti inclusivi.
"L'obiettivo - ha detto il ministro - deve essere sempre quello di pensare che tutte le persone hanno diritto ad avere una vita normale dal lavoro, allo svago, all'istruzione, allo sport, nessuno deve essere escluso nei vari ambiti della vita. Per fare questo bisogna pensare anche alle persone con difficoltà nel momento in cui si fa una progettazione di qualsiasi natura, come pubblica amministrazione. È importante prevedere tutte quella misure inclusive che rendono il progetto accessibile a tutti. Questo è un sistema per superare le logiche assistenziali e dare piena cittadinanza anche alle persone con una difficoltà. Altro tema fondamentale è la questione di fare rete tra le realtà del terzo settore. Per esperienza – ha spiegato Locatelli - ho visto più volte che le associazioni o comunque chi opera in questo ambito fa molto, ma se non si condividono risultati ed esperienze non è possibile progredire per questo stiamo lavorando su molti eventi che mettano in relazione le varie esperienze e soprattutto i successi di ciascuna realtà. Poi è necessario fare quello che in questi comuni i due sindaci Mini e Giannoni stanno facendo, ovvero sostenere per quanto possibile, i progetti degli operatori e del mondo del terzo settore, proprio per andare verso quel superamento delle mere logiche assistenziali".
"Mi fa piacere vedere tutte queste persone a teatro – ha concluso il ministro – a cominciare dalla rappresentanza degli alunni dell'Istituto comprensivo di Castelfranco perché per superare i pregiudizio e le vecchie idee sulla disabilità bisogna parlarne, bisogna parlare di cosa facciamo e di come dare spazio a questo mondo. Mi rattrista sempre vedere che si parla di disagio, di disabilità sui media solo quando questi temi sono purtroppo legati ai fatti di cronaca, invece bisognerebbe parlarne sempre, fosse solo per raccontare i progetti che questo mondo riesce a realizzare e per questo ringrazio i due sindaci Mini e Giannoni per questa mattinata".
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