
“Viviamo un abbassamento del tenore di vita dovuto alla diffusione del lavoro povero. Il processo di deindustrializzazione in corso sta spostando l’occupazione verso i servizi, spesso a basso valore aggiunto, generando precarietà, salari bassi e una riduzione delle prospettive. Se non rimettiamo al centro la qualità del lavoro e lo sviluppo sostenibile, rischiamo di logorare il modello toscano fondato su coesione, competenze e innovazione”.
A dirlo è Bernardo Marasco, segretario della Cgil Firenze, ospite della nuova puntata di “Battaglia Elettorale”, il podcast dell’agenzia di comunicazione Galli Torrini dedicato alle elezioni regionali toscane del 12 e 13 ottobre, curato e condotto dal direttore editoriale Paolo Ceccarelli.
“Gli incrementi di occupazione registrati a Firenze e in Toscana riguardano in gran parte lavori con margini di sussistenza minimi – ha spiegato Marasco –. A questo si somma il caro-affitti, che spinge molti giovani e lavoratori fuori città. Si parla di ‘mismatch’ tra domanda e offerta, ma è chiaro che in queste condizioni è difficile trovare qualcuno disposto a lavorare. Senza politiche industriali e senza una strategia per la manifattura, la Toscana rischia di perdere il suo capitale umano e produttivo.”
Sul futuro dell’economia toscana, il segretario della Cgil ha evidenziato un grande rischio: “Si continua a pensare che lo sviluppo passi solo da turismo e servizi, ma i servizi di qualità esistono solo se collegati a una manifattura solida. Il rischio è un’economia basata sulla rendita, non sull’innovazione. Investire in industria e competenze è più difficile, ma è l’unica strada per garantire lavoro di qualità e tenuta sociale”.
Alla puntata ha partecipato anche Erika Pontini, capocronista de La Nazione, che ha offerto una lettura del quadro politico regionale a poche ore dal voto. “È una delle campagne elettorali più sottotono di sempre – ha osservato Pontini –. Si è parlato di sicurezza, sanità e infrastrutture, ma i grandi temi sociali, come lavoro e casa, restano sullo sfondo. È un segnale di quanto la politica fatichi a intercettare le priorità reali dei cittadini”.
Pontini ha poi analizzato le sfide politiche che si giocano a Firenze e provincia, una delle aree più decisive per l’esito delle regionali. “Il centrosinistra arriva all’appuntamento con Eugenio Giani dopo mesi di incertezza e trattative interne. Il centrodestra, con Alessandro Tomasi, ha puntato su una campagna più identitaria, ma con meno radicamento territoriale. La candidata della sinistra, Antonella Bundu, ha rimesso insieme una coalizione eterogenea ma con poche risorse e visibilità. È un quadro aperto, dove il voto disgiunto e la partecipazione saranno elementi decisivi”.
Secondo la giornalista, anche le questioni locali peseranno sul risultato: “Il dibattito su aeroporto, casa e mobilità ha diviso il centrosinistra e alimentato l’incertezza tra gli elettori moderati. Sul fronte opposto, Fratelli d’Italia e Lega cercano di capitalizzare il malcontento sulla sicurezza, mentre il Movimento 5 Stelle prova a rilanciare sul tema della sanità pubblica. È una partita che può riservare sorprese, soprattutto se l’affluenza resterà bassa”.
La puntata di “Toscana 2025 – Battaglia Elettorale” dedicata a Firenze e provincia è disponibile su Spotify a partire da oggi.
Fonte: Ufficio Stampa
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