Assolto il giostraio accusato di omicidio stradale: rimorchio si staccò per barra arrugginita

È stato assolto dall’accusa di omicidio stradale il giostraio di 62 anni imputato per la morte di un automobilista di 63 anni, travolto da un rimorchio che si era staccato dal camion in via Perfetti Ricasoli la sera del 4 marzo 2024.

Secondo la ricostruzione, il rimorchio del camion guidato dall’uomo – residente in Toscana ma originario di Roma – si era sganciato mentre procedeva verso Firenze, colpendo un’auto che viaggiava nella direzione opposta, verso Sesto Fiorentino. L’impatto fu fatale per il conducente della vettura.

La procura aveva chiesto una condanna a un anno e due mesi di reclusione, sostenendo che il rimorchio fosse agganciato senza autorizzazione valida e con modalità non conformi agli standard di sicurezza. Tuttavia, il giudice ha accolto la tesi della difesa, secondo cui la barra di metallo che univa il carrello al camion si era spezzata per una corrosione interna, non visibile a causa dei numerosi strati di vernice.

L’imputato, difeso dall’avvocato Nicola Muncibì, aveva acquistato regolarmente la giostra e gli accessori per il trasporto, ottenendo l’idoneità al collaudo. I familiari della vittima non si erano costituiti parte civile, avendo già ricevuto un acconto sul risarcimento dall’assicurazione del veicolo.

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