
Una giornata di festa, di solidarietà, di inclusione sociale e di fiducia verso il futuro: sono questi gli elementi che pochi giorni fa hanno contraddistinto l’inaugurazione della “Casa di Alberto e Giuliana”, in via Provinciale Calcesana 491, a Mezzana nel territorio comunale di San Giuliano Terme.
Al taglio del nastro della nuova struttura sono intervenuti Michael Schinella, presidente Aidp Pisa; Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme; Lara Ceccarelli, assessore alle politiche per la solidarietà del Comune di San Giuliano Terme; Don Antonio Cecconi, che ha donato l’abitazione che era dei suoi genitori; Gianna Gambaccini, presidente della Società della Salute Zona Pisana; Riccardo Clementi della struttura Enel Comunicazione Toscana e Umbria in rappresentanza di Enel Cuore Onlus; Alberto Grilli, presidente cooperativa sociale Il Simbolo; Enrico Dameri, fondatore Fondazione Rosa Prìstina; rappresentanti di Ikea e altre autorità.
La Casa di Alberto e Giuliana è un intervento importante, promosso dalla Società della Salute Zona Pisana, che rientra nel progetto della Regione Toscana “Dopo di noi”. “Co - Living”, un vero e proprio programma d’interventi destinato, oltre alla struttura di Mezzana, anche ad altri nove edifici dedicati proprio all’autonomia abitativa delle persone con disabilità (due strutture nel Comune di Pisa, tre a Cascina, altrettante a San Giuliano Terme, inclusa quella di Mezzana, e uno a Lorenzana-Crespina) e ad altri interventi che hanno lo scopo di favorire l’integrazione sociale. In questo contesto, l’Associazione Italiana persone Down Pisa ha sviluppato all’interno del progetto alcune azioni dedicate alla vita indipendente e al “Durante noi”, pensando alla vita fuori dal nucleo familiare come a una tappa naturale nel percorso di crescita e non come a una risposta di emergenza. La possibilità di poter “puntare in alto” è stata data dall’incontro con Don Antonio Cecconi, che ha da subito creduto nel progetto concedendo in comodato d’uso gratuito la casa a lui più cara, quella in cui è cresciuto e in cui hanno vissuto i suoi genitori, Alberto e Giuliana. Un gesto di grande generosità che ha voluto mantenere in vita lo spirito di accoglienza sul quale i suoi genitori hanno posto le fondamenta della loro vita.
La casa è stata completamente ristrutturata grazie al sostegno da Enel Cuore, la onlus che esprime l’impegno di Enel nella filantropia e nella solidarietà e che ha finanziato l’intero costo dei lavori. In particolar modo, il progetto rientra nell’iniziativa della call for ideas “Mettiamo su Casa!” lanciata da Enel Cuore nel 2017 per sostenere il terzo settore in partenariato con altri enti nella realizzazione di misure concrete volte a favorire la vita autonoma delle persone con disabilità. A questo proposito, la call chiedeva che i progetti prevedessero di sostenere modelli organizzativi di vita autonoma innovativi e sostenibili, per accompagnare le persone con disabilità nel percorso verso la vita indipendente e l'inclusione sociale. Tutti obiettivi centrati dalla Casa Alberto e Giuliana, immersa nel verde ed accogliente anche grazie ad Ikea Pisa, che ha donato gli arredi pensandoli in un’ottica di autonomia e grande fruibilità.
Fra qualche settimana saranno 13 i giovani adulti e adulti con sindrome di Down che si alterneranno in piccoli gruppi in un percorso che in 3 anni li vedrà pronti per la vita fuori dalla propria famiglia o all’interno di essa ma con un ruolo da protagonisti. I progetti dedicati alla vita fuori casa hanno bisogno di una forte sostenibilità economica, che sia duratura nel tempo e garantisca un orizzonte di stabilità. Per l’Aipd Pisa questo è stato possibile grazie al sostegno ai progetti dedicati all’età adulta della Fondazione Rosa Prìstina, che ha consentito di aumentare il numero delle persone coinvolte nonché la qualità del percorso garantito.
Ma il lavoro di Aipd Pisa non sarebbe bastato se l’associazione non avesse da anni ormai costruito una strada comune e una rete vera insieme alle cooperative sociali Il Simbolo e Alzaia: la “Casa di Alberto e Giuliana” e il progetto dedicato alla residenzialità, infatti, sono solo uno dei tanti che si vogliono qui realizzare, immaginando una casa che sia punto di incontro, un quartiere solidale, e intrecciandosi con percorsi ed esperienze che le tre realtà sociali hanno ormai sul territorio.
La cooperativa Alzaia, cooperativa di tipo B si occupa fin dal suo inizio di inserimenti lavorativi e in particolare all’interno di questo progetto offre la possibilità - grazie al suo servizi di catering biologico TicucinoBio e alla Bottega dei Miracoli in Piazza dei Miracoli – di affiancare concretamente il percorso di vita autonoma con l’esperienza lavorativa attraverso contratti e stage formativi.
Fonte: Enel
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