Gita campi di sterminio, Bagnai: "Viaggio studio, ma non per tutti"

"Nei giorni prossimi si svolgerà l’annuale viaggio studio ai campi di sterminio in Austria, organizzato dai comuni dell’area Empolese Valdelsa insieme alla locale delegazione dell’Aned e con il coinvolgimento delle scuole che, inserendo la sensibilizzazione agli eventi di cui si fa memoria nel proprio piano di offerta formativa provvedono a selezionare con criteri di autonomia didattica un certo numero di ragazzi da inviare

E’ un evento cui ho più volte presenziato in qualità di consigliere comunale a Montelupo, lo considero un atto di elevata sensibilità istituzionale che ha una forte valenza pedagogica e quest’anno avevo pensato di poter prendere parte insieme a mia figlia, che frequenta l’ultimo anno di una scuola superiore a Firenze, e che si riservava di predisporre una tesina multidisciplinare che le avrebbe dato titolo anche a fruire di crediti formativi.

Avevo precisato che sussisteva la mia disponibilità a farmi carico della copertura delle spese, non solo per mia figlia, ma anche per me, non volendo togliere spazio ad alcun collega interessato all’iniziativa , anche perché le mie precedenti partecipazioni erano sempre state a spese del comune.

Mi è stato risposto con un vistoso imbarazzo e assai tardivamente, solo su sollecitazione, che la richiesta non poteva essere accolta  perché non si tratta di studentessa del bacino d’utenza interessato, ma che avrebbe invece potuto liberamente presenziare se fosse stata “adulta“.

Trattandosi di persona maggiorenne mi pare risibile una simile argomentazione e inoltre occorre precisare che non toglieva spazio ad alcun potenziale partecipante appartenente alle scuole coinvolte.

Non posso assolutamente accettare che si faccia passare per volontà di evitare privilegi il diniego oppostomi, perché se ci fossero state regole certe in contrasto con la richiesta che avevo avanzato, mi si poteva e mi si poteva dire subito pur essendomi sempre sentito un “amico tra amici “, a prescindere dai miei orientamenti politici diversi da quelli prevalenti nell’Associazione ex deportati. Stavolta non posso esimermi dal denunciare che si è posta in essere una discriminazione che mi amareggia come genitore, dato il coinvolgimento della figlia, ma anche come amministratore che ama la trasparenza.

Auguro in ogni caso la migliore riuscita dell’evento, soprattutto per i ragazzi che a mio avviso si cimenteranno con una realtà pedagogicamente più utile di qualsiasi ricostruzione sui libri di storia, perché potranno vedere esperienze tragiche poste in essere dagli uomini e maturare un profondo anelito ad impegnarsi per la salvaguardia delle libertà civili e politiche".

Daniele Bagnai, Gruppo consiliare Insieme per Montelupo

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