BHGE-Nuovo Pignone, precisazioni su impatti occupazionali del Programma Galileo

A seguito di alcuni recenti articoli e dichiarazioni riportate a mezzo stampa da alcune testate toscane circa gli impatti occupazionali del Programma Galileo, alcune vicende nei subappalti dell’indotto di Nuovo Pignone presso gli stabilimenti di Massa e Avenza e l’insediamento su Piombino, BHGE- Nuovo Pignone ritiene opportuno condividere la propria posizione per offrire un’informazione completa e il più corretta possibile ai lettori.
In merito al Programma Galileo:
• Quando l’azienda ha annunciato l’avvio del progetto Galileo è stato comunicato- e ribadito in diverse occasioni anche agli stessi organi di stampa- che sarebbero state coinvolte [nel programma Galileo] fino a 500 figure altamente qualificate provenienti sia da BHGE- Nuovo
Pignone, sia dal mondo accademico, della ricerca e delle PMI nell’arco dei cinque anni del progetto. Non si tratta quindi di nuove assunzioni, ma di una stima del numero di soggetti impegnati nel Programma.
• Gli impegni dell’azienda in termini di ricadute sul territorio del Programma Galileo sono stati invece esplicitati in un documento dedicato (qui la relativa nota diffusa alla stampa) firmato il 24 novembre 2017 tra Regione Toscana e BHGE- Nuovo Pignone.

Si tratta di un addendum al protocollo di intesa firmato nel febbraio dello stesso anno (disponibile qui la nota stampa) tra Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Toscana e BHGE – Nuovo Pignone. Tale documento è un atto pubblico ed è quindi disponibile per consultazione da chiunque. Nello specifico:
• Il gruppo BHGE nell’arco dei 5 anni del Programma (ovvero fino al 2022) si impegna ad aumentare di 60 unità i dipendenti a tempo indeterminato sul territorio toscano, a garantire 8 milioni di euro di commesse o forniture alle imprese toscane, ad attivare 100 tirocini, cioè 20 tirocini all'anno, a coinvolgere 200 – 250 studenti toscani in alternanza scuola lavoro, cioè 40-50 ogni anno, a promuovere, mediante la formula del temporary management, il distacco dei dirigenti del Gruppo BHGE presso le imprese dell'indotto per valorizzare le qualità manageriali delle PMI toscane per la realizzazione di progetti Industria 4.0.
• In linea con la strategia di investimento in nuove tecnologie e sviluppo di nuovi prodotti, l’azienda già nei tre anni precedenti all’avvio effettivo del Programma Galileo, aveva incrementato i propri livelli occupazionali sul territorio nazionale di circa il 3%, pari a circa 200 risorse in più.
• Alcuni dati relativi al 2017:
o BHGE- Nuovo Pignone ha generato solo in Toscana una ricaduta del valore di oltre 8 milioni di euro relativa esclusivamente ai progetti del Programma Galileo ed inoltre ha generato attività di ricerca per il valore di oltre 800.000 euro presso le università con cui collabora.
o Sempre nello stesso anno, sono state coinvolte da BHGE- Nuovo Pignone oltre 50 persone tra ricercatori, assegnisti, borsisti, etc in attività di ricerca legate al business dell’azienda, anche non legate al Programma Galileo.

In merito alla situazione dell’indotto:
• BHGE-Nuovo Pignone, pur non potendo entrare nella gestione industriale dei suoi fornitori, è al corrente di due vicende all’interno delle ditte del subappalto degli stabilimenti di Massa e Avenza.
• Nonostante l’andamento del mercato dell’oil & gas rimanga sfidante a livello globale e in un contesto generale di attenzione ai costi, BHGE ha conseguito nel primo trimestre risultati economici solidi in termini di crescita degli ordini.
• La situazione generale vede un aumento del carico di lavoro sulle ditte esterne nel territorio nazionale pari al 8-10% nel 2018 per le attività dirette quali lavorazioni meccaniche, montaggi, saldatura, packagizzazione elettrica e meccanica.
• Attualmente, BHGE- Nuovo Pignone occupa oltre 1.400 persone tra occupazione diretta e indiretta nei siti di Massa e Avenza. In entrambi i casi, come condizione strutturale delle produzioni specifiche, vi sono delle oscillazioni che dipendono dai carichi di lavoro e dalle dinamiche dei cicli produttivi. Per questo motivo, infatti, l’azienda guarda al livello occupazionale complessivo dei due siti, in quanto ci sono sempre sinergie.
• Insieme ai propri partner locali e grazie al contributo di Regione Toscana e al sostegno delle istituzioni locali, BHGE- Nuovo Pignone ha portato avanti in questi anni numerosi investimenti e progetti di sviluppo nell’area apuana, in aggiunta al Programma Galileo: dagli investimenti per l’espansione del cantiere di Avenza (32 milioni di euro dal 2011 ad oggi) ai più recenti come la nuova linea di produzione Industria 4.0 a Massa (12 milioni di euro di investimento complessivo nell’ultimo anno a favore anche di diversi interventi strutturali) e il progetto formativo nel cantiere di Avenza in collaborazione con le aziende dell’indotto che si è concluso nel 2017 con l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i 90 partecipanti. Questo a dimostrazione di un impegno serio e concreto di BHGE- Nuovo Pignone nei confronti del territorio apuano e più in generale della regione Toscana.
BHGE-Nuovo Pignone monitora regolarmente la situazione degli appalti, sia con i propri fornitori che con le parti sociali ed inoltre rinnova il suo impegno per garantire le migliori condizioni di lavoro sia al proprio interno che lungo tutta la filiera. Un impegno che comincia dalle procedure di selezione, qualifica e monitoraggio dei fornitori secondo quanto descritto nel proprio Codice Etico.
Auspica quindi una risoluzione della questione che possa soddisfare tutte le parti coinvolte, nell’interesse della tutela dei lavoratori e delle positive relazioni con le aziende del proprio indotto, anche a garanzia di continuità del proprio business.
In merito al Progetto di un nuovo cantiere di assemblaggio moduli a Piombino:
• BHGE Nuovo Pignone ha interesse a investire nell’area del porto di Piombino con un cantiere di assemblaggio di moduli industriali per l’industria del petrolio e del gas (area di circa 200.000 metri quadrati direttamente sul porto).
• Piombino sarà per BHGE una valida opportunità per sviluppare nuove tecnologie, sempre più avanzate o per utilizzi diversi rispetto a quanto sviluppato nel cantiere di Avenza (ad Avenza vengono assemblati moduli soprattutto per finalità di generazione di energia elettrica- che servono a fornire elettricità agli impianti dei clienti, a Piombino si prevede di assemblare moduli per la compressione del gas- che servono quindi per applicazioni LNG ed impianti di estrazione e trasposto gas).
• Tra Piombino e Avenza, BHGE- Nuovo Pignone vede quindi un’efficiente complementarietà.
• È stato recentemente firmato l’accordo procedimentale tra Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e BHGE- Nuovo Pignone alla presenza del presidente della Regione, Enrico Rossi.
L’azienda, infine, rinnova la propria completa disponibilità a fornire informazioni e rispondere in merito a quanto di sua pertinenza nelle sedi opportune e sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli, nei confronti di quanti, in queste settimane, l’hanno chiamata in causa a mezzo stampa ma senza dare seguito con richieste dirette e ufficiali.

Fonte: BHGE-Nuovo Pignone - Ufficio Stampa

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