
"Mi piacerebbe che qualcuno si ricordasse la bellissima pubblicità e le riunioni pubbliche che furono fatte per sostenere i fantastici vantaggi che avremmo avuto con l’introduzione del “porta a porta” senza parlare del suo profilo ecologico.
Ad oggi possiamo dire che il servizio, non solo non ha dato i risultati sperati, ma è addirittura 'schiavizzante' per l’utenza che si deve assoggettare a mille regole, non ultima il rispetto degli orari anche solo per il ritiro dei sacchetti.
Non ci sono stati vantaggi soprattutto da un punto di vista economico e a ciò si aggiungono mille vincoli che ci obbligano a convivere con ingombranti e maleodoranti bidoncini in attesa di potersene liberare il giorno “indicato” trasformando le vie del paese in folcloristici scenari specialmente quando si tratta dei sacchi della plastica.
È chiaro che non c’è stato nessun vantaggio neppure per il decoro urbano che dovrebbe essere biglietto da visita per incoraggiare l’utenza turistica.
Sembrerà una dichiarazione sconvolgente, ma dovrebbe essere l’azienda a servizio dei cittadini e non i cittadini a servizio dell’azienda che porta il cittadino in una spirale di obblighi che rasentano la rassegnazione, una situazione dalla quale sembra non sia più possibile uscire.
È bene ricordare che il servizio raccolta rifiuti fa capo ad un regolamento che in tutti i comuni dell'Unione fu approvato nel 2009 e che detto servizio, considerati i costi che ricadono sui cittadini, dovrebbe fornire uno spazzamento impeccabile di strade e marciapiedi. Detto regolamento contempla già, oltre il porta a porta, la possibilità di raccolta con cassonetti.
In realtà esistono soluzioni in alternativa al porta a porta rappresentate soprattutto dalle isole ecologiche e dalle gestione delle risorse che provengono da bollette sempre più onerose e non trovano la corrispondente soddisfazione in un servizio, rapido, efficiente e puntuale.
Per esempio, le bollette TARI non prevedono differenziazioni tra tipi di imprese e un giovane imprenditore con una “start up” vede gravare la spesa della bolletta della spazzatura di un buon 30% nel totale di tutte le utenze (acqua, luce, internet) anche se getta solo un paio di fogli di carta.
Molte sarebbero le cose da aggiungere a questa breve sintesi ma è chiaro che dall’incontro di ieri emerge una convergenza unitaria sull’argomento, al di la delle singole rappresentanze politiche.
Cambiare tipo di amministrazione significa anche poter agire su questo sistema altamente politicizzato e clientelare considerato anche che le amministrazioni in carica sembrano non accorgersi della situazione di grave insofferenza e inadeguatezza salvo poi fare una bella raccolta firme contro eventuali nuovi schieramenti politici che subentrassero a una egemonia politica fino adesso incontrastata".
Susi Giglioli, associazione civica Insieme per Cambiare
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