Deidda cita Gramsci nel discorso di insediamento come sindaca rieletta

Giulia Deidda, rieletta sindaco di Santa Croce sull'Arno durante la scorsa tornata elettorale, ha tenuto un discorso di 'insediamento' al primo Consiglio comunale della città. Al suo interno si trovano le linee programmatiche di mandato, rivolgendosi a maggioranza e opposizione per lavorare costruttivamente per la cittadina del comprensorio. In conclusione, una citazione di Antonio Gramsci rivolta ai giovanissimi consiglieri comunali.

"Cari consiglieri, cari colleghi di giunta, cari cittadini, che ringrazio per essere intervenuti così numerosi a questo primo consiglio comunale, una seduta importante, dove si ufficializza il mio ruolo di Sindaco fino al 2024 e dove si rinnova il mio impegno ad amministrare e rappresentare la comunità di Santa Croce sull’Arno, un ruolo che svolgerò al meglio delle mie capacità con energia, dedizione e passione. Ho appena giurato sulla Costituzione, la nostra legge per eccellenza, la carta di identità che ci riconosce come cittadini italiani e I cui valori mi guideranno in questi futuri cinque anni così come è stato in quelli trascorsi.
Ogni donna e ogni uomo, nella vita quotidiana o nei momenti più solenni, vive una contraddizione, una lotta. Ed è il contrasto tra la razionalità e il sentimento.
Questo contrasto può far soffrire, può farci restare impantanati.
Oppure da questo contrasto può nascere una tensione che porta a qualcos'altro.
Chi vince, di solito? La mente o il cuore?
Non c'è una risposta giusta, perché – come spesso accade – dipende. Conosco persone che non avrebbero dubbi nel rispondere “La mente”, così come ne conosco altre che non avrebbero dubbi nel rispondere “Il cuore”. Ma per tutti noi, sempre, dipende.
Dipende per gli imprenditori, che scelgono di seguire un'idea, un'intuizione, ma devono fare i conti con le tasse, con i costi, con le risorse e le infrastrutture.
Dipende per un genitore, che ama suo figlio e vuole che cresca forte e ben educato.
Dipende per uno studente, che vorrebbe trascorrere più tempo sui libri che più ama e saltare quegli esercizi che proprio non ha voglia di fare.
Dipende per un artista, che deve scegliere se accettare quel lavoro ben pagato o seguire quel progetto più difficile, ma più affascinante.
Dipende anche per noi amministratori. Dipende anche per le Istituzioni. Dipende anche per noi, che oggi, per la prima volta in questa legislatura, ci sediamo in consiglio comunale, e componiamo un collettivo che rappresenta tutta Santa Croce e lo farà per i prossimi cinque anni.
Avremo desideri, avremo visioni, avremo speranze. E avremo conti, numeri, risultati. Dovremo trasformare tutto questo, di volta in volta, in una occasione di crescita per Santa Croce sull'Arno.

Questo è il mio secondo mandato come Sindaco di Santa Croce.
Sento di avere una responsabilità grande. Anzi, sono consapevole della responsabilità che mi è stata affidata dai cittadini santacrocesi il 26 maggio 2019: ridisegnare i tempi e gli spazi della nostra città, riorganizzarla, prepararla ad un futuro che non ci farà sconti, ma saprà fiorire dove troverà un terreno fertile. Abbiamo un programma ambizioso da rispettare, e avremo occasione di affrontare ogni nostra singola proposta qui in consiglio.

Ma io oggi, in questa prima seduta, voglio appellarmi a tutti voi perché le nostre differenze possano diventare il più possibile occasione di crescita per Santa Croce sull'Arno.

Sul securitarismo non troveremo grandi punti d'incontro, ma sulla collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine per la sicurezza sì.
Di tagli alla cultura non sono disposta a ragionare, ma di efficientamento delle spese pubbliche sì, a partire dalla nostra illuminazione.

La politica nazionale entra ed esce dalle nostre stanze, lasciando a volte delle belle possibilità e altre volte delle amarezze. Cercheremo di valorizzare le prime e affronteremo le seconde.
Lo dobbiamo al nostro mondo, che è soprattutto un mondo di lavoratori e lavoratrici, con le loro famiglie, le loro associazioni, i loro figli, i loro anziani.

Lo dobbiamo a un mondo che nonostante la crisi sta continuando a fare grandi risultati, a un mondo che guarda alle Istituzioni che ha più vicino, perché il Comune è il primo interlocutore istituzionale per i cittadini, per le famiglie e per le associazioni e le imprese, e si aspetta ascolto, comprensione, e risposte.

Noi tutti dobbiamo a Santa Croce sull'Arno questo impegno.
E io, dopo cinque anni in cui ho avuto l'occasione di imparare molto, sono pronta ad avviare una stagione di solidità e fierezza. Spero di trovare ognuno di voi, nel suo ruolo, a dare il suo contributo migliore per arrivarci.

A volte saremo e sarete la mente, altre volte saremo e sarete il cuore. A volte staremo dalla parte dei sentimenti, e altre volte dalla parte della razionalità. L'importante è continuare a far parlare questi due aspetti di noi, l'importante è coltivare il confronto, il rispetto, perché quelle Istituzioni che a volte sono guardate con sospetto, siamo proprio noi.

Buon lavoro alla giunta, ai consiglieri e in particolar modo a Camilla Martini, Giovanni Golfarini, Benedetta Cicala che sono i più giovani. A voi dedico una delle citazioni più famose, ma anche una delle più rivoluzionarie (e compie 100 anni quest'anno!)

«Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza».
(Antonio Gramsci, sul primo numero di L’Ordine Nuovo, primo maggio 1919)"

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