
Il Laboratorio per l’estetica e il benessere in via Cavour 98 a San Romano Montopoli, cambia pelle e si rinnova. Non sarà solo un cambio estetico, ma di pura sostanza.
Tale cambiamento potrà essere percepito in una sorta di open doors, una anteprima il 4 luglio a partire dalle ore 11 alla presenza della clientela, delle autorità, fra cui il Sindaco di Montopoli V/A Giovanni Capecchi e i vertici di CNA Pisa il Presidente Matteo Giusti e il Direttore Rolando Pampaloni.
“L’idea dell’anteprima è nata proprio dai nostri clienti – anticipa Elena Fariello, la titolare - tutti a fare domande, chiedere delucidazioni, mostrare curiosità, a volerne sapere di più: e così abbiamo deciso di fare un piccolo evento e mostrare a tutti gli interessati cosa stiamo facendo”.
Intanto il laboratorio di estetica fondato da Elena Fariello nell’1982 adesso affiancata dalla sua famiglia (Clara la figlia, Gabriele il figlio, ed il marito Giancarlo) e uno staff di consulenti in estetica altamente qualificato costituito da Lucia, Edi e Valentina, raddoppia i suoi spazi e la nuova ala che si affianca alla struttura storica, è destinata anche a riqualificare gli spazi urbani nei pressi della stazione ferroviaria grazie alla concezione innovativa ed all'utilizzo di un giardino sulla sommità dell’edifico e di vere e proprio pareti vegetali, che connotano l’intera struttura. Le novità non si fermano all'edificio che è realizzato secondo le più moderne concezioni di risparmio energetico e di utilizzo di energia rinnovabili, ma abbracciano nuove filosofie che rinnovano anche il concetto di servizi ed i trattamenti di benessere.
“Si tratta di una evoluzione delle proposte in campo estetico e del benessere che partono da un approccio a 360° per la cura della persona e dello spirito– è la stessa Elena Fariello a spiegare i motivi che hanno condotto a questo ingente investimento -. Si lavora prevalentemente alla propria e specifica sensorialità per conseguire il migliore equilibrio psicofisico e aspirare ad un pieno concetto di ‘cura del se’, tanto da poter disporre oltre allo spazio dedicato all’estetica, di aree specifiche dedicate alla esaltazione del senso del gusto, con una maestra gourmet, alla cura dei capelli e dell’immagine grazie alla hairstylist Stefania Cateni sua figlia Diletta e uno staff di professioniste
Oltre ad avere disponibile sempre le nuove tecnologie di settore, personale qualificato, e sempre aggiornato, il tutto è finalizzato a rendere unico il lavoro da proporre alla persona. Lo scopo è realizzare così una serie di interventi legati gli uni agli altri, ed eseguiti in uno spazio coerente con questo spirito. Proponiamo infatti proposte e percorsi unici, così come uniche sono tutte le persone.
È chiaro che i nostri clienti sono coloro che scelgono di dedicare un po’ di attenzioni verso di sè. Anche il luogo è fondamentale per essere non solo coerenti con questo approccio, ma anche più efficaci. Grazie all'architetto Tiziana Monterisi che ci segue nella realizzazione del progetto e al suo staff abbiamo scelto materiali completamente naturali sia per la nuova edificazione che per la parte esistente. Non a caso abbiamo utilizzato legno, paglia di riso, come materiali portanti per la coibentazione, ed argille naturali per gli intonaci, luce naturale grazie agli spazi vetrati che faranno da vero e proprio polmone caldo per l’edificio nei mesi più freddi e con alcuni accorgimenti, agevolano la ventilazione dell’edificio e quindi il raffrescamento”.
I lavori finalizzati alla realizzazione del progetto sono affidati tutti a ditte locali, I progettisti lavorano in sinergia con lo studio tecnico del geometra Giovanni Storti di San Romano. Chiusura prevista entro il 2019. Si prevede un raddoppio del personale attualmente operante.
Scheda tecnica edificio
Il concept di progetto prevede l’edificazione di un nuovo fabbricato avente superficie netta pari a 140/150 mq, connesso all’edificio esistente attraverso un corpo di collegamento.
Sfrutterà l’apporto passivo del sole, la ventilazione e illuminazione naturale, il sole come fonte di energia primaria per la produzione di energia elettrica, materiali di origine naturale come rivestimento di tutto l’involucro, rendendo la casa la vostra terza pelle.
L’intervento architettonico mira a realizzare un ambiente sano, con materiali organici, per un’architettura moderna e di design. Il legno e la paglia risolvono la situazione invernale, la terra cruda quella estiva mantenendo gli ambienti freschi e con una bassa percentuale di umidità.
Non utilizzerà nessun combustibile fossile per riscaldare l’edificio: grazie all'elevato isolamento del tetto e delle pareti (in fibra vegetale in blocchi precompressi) e del pavimento, non necessiterà del riscaldamento né del condizionamento, in quanto l’umidità sarà regolata attraverso la ventilazione naturale.
Il progetto, per raggiungere i requisiti di elevata qualità e sostenibilità, ha seguito quattro tematiche fondamentali:
1 - Impatto zero del edificio nel intero processo LCA dalla realizzazione alla sua dismissione;
2 - Utilizzo esclusivo di materiali naturali derivanti da filiera corta a ciclo chiuso;
3 - Utilizzo del sistema vegetale per ottimizzare l’utilizzo delle acque piovane, ridurre l’impatto energetico del raffrescamento estivo, creare isole verdi di biodiversità;
Il progetto architettonico ha avuto come obbiettivo a realizzare un ambiente sano, con materiali organici, per un’architettura capace di conservare i caratteri tipologici ed inserirsi nel patrimonio esistente raggiungendo i parametri di innovazione massima sotto l’aspetto energetico e sostenibile. Il nuovo volume sarà un microcosmo eccellente completamente autonomo in completo equilibrio con i sistemi presenti in natura. Sfrutterà l’apporto passivo del sole, la ventilazione e illuminazione naturale; verranno utilizzati solo materiali di origine naturale sia per l’involucro, sia per le finiture rendendolo la nostra terza pelle. Non utilizzerà nessun combustibile fossile per riscaldarsi: grazie all’elevato isolamento dell’involucro (isolato in fibra vegetale precompressa), avrà bassissimi costi di gestione per il fabbisogno termico.
L’edificio esistente e il nuovo corpo sono uniti da un volume di collegamento progettato per essere una serra bioclimatica, inteso come “spazio collettivo interno coperto o racchiuso da vetrate, climatizzato naturalmente, progettato al fine di migliorare il microclima del complesso edilizio”.
L’apporto energetico che un volume come questo può fornire al sistema edificio è notevole; in inverno tutto il calore che viene “intrappolato all'interno del volume viene gestito e ridistribuito sugli altri due corpi.
In estate, al contrario, quando occorre evitare surriscaldamenti, con sistemi di ombreggiamento e con canali di ventilazione passiva, il calore in eccesso verrà allontanato.
La conformazione dei due nuovi volumi consente l’attivazione di un sistema energeticamente superiore; innanzitutto l’involucro, pensato come terza pelle per l’uomo che vive l’edificio, deve essere sostenibile nell'intero suo ciclo di vita. Dalla produzione dei materiali alla restituzione alla natura della porzione di suolo presa “in prestito”. I sistemi verdi e il corpo di collegamento captante, inoltre consentono un ulteriore salto “energeticamente superiore” rispetto agli edifici passivi, consentendo di catturare più energia rispetto a quella necessaria utilizzata per gli occupanti. Il progetto di architettura “attiva” realizza interamente il processo sostenibile sia da un punto di vista sociale sia economico che dell’ambiente.
Fonte: CNA provinciale di Pisa
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