Rotonda al casello di Incisa, il M5S: "Cantiere ancora fermo"


Dopo la segnalazione che abbiamo provveduto a presentare a riguardo della rotonda davanti al casello di Incisa, sembra che poco o nulla si sia mosso, se si escludono improvvise e temporanee apparizione di operai nel cantiere (installazione di rete arancione nuova e una decina di metri di marciapiede inutilizzato essendo chiuso dentro il cantiere), che nulla ha inciso sulla messa in sicurezza del cantiere e sulla risoluzione di problemi alla viabilità (asfaltato un pezzetto di svincolo ma viene tenuto inutilizzato mentre sarebbe la soluzione ai furbi che svoltano a sinistra).

A distanza di dieci giorni dalla nostra richiesta di spiegazioni sui ritardi nell’esecuzione di lavori e nonostante la promessa della Città Metropolitana di una verifica sulla ditta appaltatrice, il cantiere permane nelle stesse condizioni con le criticità evidenziate.

Nel frattempo sono avvenuti almeno tre incidenti a causa di un cantiere che non decolla e non pone la sicurezza in prima linea. Come già sottolineato, un cantiere in costruzione deve instradare in modo univoco gli utenti, con segnaletiche visibili, evitando che questi violino le norme stradali ed intralcino il traffico in uscita dal casello, dato che nelle ore di punta le code insistono addirittura sulle rampe di uscita dell’autostrada.

Non comprendiamo come, nella vicina San Giovanni Valdarno, (Città Metropolitana di Arezzo) le due rotatorie in costruzione su punti nevralgici, non abbiano causato i disagi ed i rischi che segnaliamo invece nel versante fiorentino ed i lavori stiano procedendo spediti. Abbiamo infatti notato che a Incisa i lavori sono perennemente rallentati. Continuiamo pertanto a chiedere i tempi di ripristino di una viabilità normalizzata o i motivi che ne ostacolano la realizzazione definitiva.

Sempre sull’argomento sicurezza stradale da parte della città metropolitana, le problematiche non finiscono qui: abbiamo segnalazioni di erbacce che crescono nel camminamento nella ex ss 69 che collega la zona The Mall alla frazione di leccio, impedendo lo spostamento a persone disabili con l’unico mezzo che può usare, uno scooter a 4 ruote (vedi articolo del 02/08/2019 sulla nazione), poi sempre sul tema sicurezza dobbiamo notare l’incuria lungo le strade provinciali con erbacce ai lati delle strade che impediscono il deflusso delle acque piovane in caso di temporali.

Altro particolare importantissimo da due anni viene segnalato il semaforo di avviso di pericolo con pannello fotovoltaico non funzionante e pericolante tenuto insieme da fascette di plastica sulla curva a gomito di San Clemente in direzione Rignano, nelle stesse condizioni la cabina Enel (fascette e tondino di ferro a puntellare) vedi video, allora viene un dubbio, ma davvero è servito a qualcosa togliere la Provincia? (senza abbattere i costi), per mettere tutto in mano ad un Sindaco che pare privilegi più il Capoluogo che la cintura esterna della città Metropolitana. Davvero ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B ? E altro dubbio, come mai la parte Aretina funziona meglio della parte Fiorentina, dov’è la differenza? Queste sono le risposte che vorremmo saperea, come mai una rotatoria ha la scadenza a fine anno per la sua realizzazione quando in un mese a San Giovanni ne hanno fatte due? Chi ci guadagna su queste perdite di tempo? Di sicuro non i cittadini e neanche la viabilità.

Il Consigliere Comunale

Roberto Grandis

Movimento 5 Stelle Reggello

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