
Massimo Cappellini è un operaio della Piaggio di Pontedera, delegato della Fiom, conosciuto in fabbrica e fuori, nella regione e anche nella nazione, per la coerenza mantenuta nei decenni nella difesa dei diritti dei lavoratori. Questa primavera ha avuto un provvedimento disciplinare (un giorno di sospensione) per il suo intervento in occasione di un grave infortunio sul lavoro.
Oggi, in questo mese di settembre l’azienda rinnova l’attacco nei suoi confronti per la sua posizione ferma di fronte a un dirigente cui stava chiedendo ragione delle ripetute negazioni di permessi ai lavoratori durante l’estate, e che voleva metterlo alla porta. L’azienda lo incrimina perchè ha definito incivile un dirigente che deve dare risposte ai lavoratori e ai loro rappresentanti e non lo fa. Per questo l’azienda sta studiando provvedimenti disciplinari. È chiaro che l’azienda ha di mira non ciò che Cappellini dice e come lo dice, ma intende colpire lui in quanto sindacalista fermo nella difesa dei diritti dei lavoratori.
Quelli che come Cappellini restano fermi a difendere i diritti dei lavoratori sono ricordati da loro con affetto e da tutti con rispetto. Quando sono attaccati meritano la massima solidarietà, e il Comitato Aurora del (nuovo)Partito comunista italiano si associa a tutti quelli che già si sono mostrati solidali con Massimo Cappellini ed estende la sua solidarietà alle operaie che l’azienda ha messo fuori dalla fabbrica per evitare di assumerle secondo le norme stabilite dal Decreto Dignità.
Fonte: Comitato Aurora
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