
Venerdì 27 settembre alle ore 11.30 sarà presentato il nuovo libro di Tamara Brazzi “Veronica ed Io” (La Valigia Rossa edizioni), romanzo su Veronica Franco, cortigiana del ‘500 veneziano. L’evento, voluto dal Centro per l’Unesco di Firenze, si svolge alla Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 24, Firenze) e si inserisce all’interno della Settimana delle Associazioni culturali della città (25-28 settembre). All’incontro, organizzato in collaborazione con la Commissione regionale per le Pari Opportunità della Regione Toscana, aderiscono anche i Club per l’Unesco di Livorno, Grosseto, Pisa, Siena.Dopo l’introduzione del presidente del Centro per l’Unesco di Firenze,Vittorio Gasparrini, seguiranno gli interventi di Rosanna Pugnalini,presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità, l’autrice Tamara Brazzi e la testimonianza degli alunni del Liceo linguistico internazionale Machiavelli sull’azione dell’Unesco per promuovere la parità dell’uomo e della donna.
Nel suo quarto romanzo, l’autrice torinese Tamara Brazzi affronta le tematiche di genere, intrecciando la storia di due personaggi tra passato e presente. Il volume,che riporta alla luce la vita di Veronica Franco, cortigiana ‘honesta’ del Cinquecento veneziano,per la sua valenza storica, è stato inserito nel patrimonio dell’Archivio di stato di Venezia e nella collezione della Fondazione Querini Stampalia.
In “Veronica ed Io” si riscopre la storia della più ricercata donna della Serenissima rinascimentale, ripercorrendo le vicende più attuali di Cristina: due personaggi lontani nel tempo, ma ugualmente vicini per gli avvenimenti che attraversano.
“Veronica Franco è un personaggio ricco di fascino che ha anticipato di secoli le moderne rivendicazioni femminili, cercando di affrancarsi da una società imperniata su rigide convenzioni sociali”, spiega l’autrice sottolineando l’obiettivo di riscattare moralmente la Franco e di risvegliare l’attenzione nei confronti delle donne della storia che scontano una condanna all’oblio dalla storia ufficiale e dai testi di scuola.
“Delle donne del passato si conosce poco o nulla, sono considerate marginali e non degne di essere menzionate nei libri di storia”, racconta Tamara Brazzi. “Molti fatti storici però furono condizionati dalle donne: influenzarono uomini di potere intercedendo con loroprima che fossero prese importanti decisioni, anche belliche.La stessa Veronica – spiega l’autrice del libro - ha salvato Venezia dai turchi,
riuscendo a essere l’intermediaria del re di Francia, Enrico III di Valois, per poter schierare le flotte navali francesi contro l’impero Ottomano”.
Prima della Franco, molte altre donne hanno fatto scelte non convenzionali per l'epoca in cui vivevano, come rifiutare il legame coniugale, una su tutte Aspasia della Grecia antica, amante e poi compagna di Pericle Il Nero.
IL ROMANZO: DUE DONNE A CONFRONTO
'Veronica ed io' è un romanzo contemporaneo con incursioni storiche.Il racconto inizia da una donna di oggi, Cristina, e attraverso lei ci si immerge nel Cinquecento di Veronica. Esplorando i due personaggi sorgenaturale un confronto tra la donna contemporanea e quella del passato, con analogie e contrasti.
"Oggi le donne sono libere, hanno possibilità di scelta e di azione e determinano autonomamente chi vogliono essere”, sottolinea la scrittrice.“Un tempo, invece, le donne erano relegate a ruoli definiti – spiega -e avevano un destino predeterminato dall’estrazione sociale. Ma per quanto private della facoltà di scelta, riuscivano a essere mentalmente più libere”.Pur accettando i limiti imposti dalla propria origine, le più ardite riuscivano a ricavarsi ampi spazi di autonomia, di scelta e di pensiero, arrivando anche all’indipendenza economica, grazie all’intelletto e al coraggio di sfidare le convenzioni sociali.
“Oggi – aggiunge Tamara - le donne tendono a confinare loro stesse nel vittimismo, perché affrontano ambienti spigolosi, dominati dagli uomini. Veronica Franco ci insegna invece a essere forti”.
La Franco era una meretrice, una prostituta come diremo oggi.Grazie però alla sua istruzione, al proprio sapere e all’astuzia, riuscì ad affrancarsi dall’essere solo un oggetto di bellezza fisica, guadagnandosi l’ammirazione tanto degli uomini quanto delle donne. Non poté mai determinare il suo destino fino in fondo, ma non lo subì neanche mai del tutto: lo riscattò con la scrittura. Fu Benedetto Croce a riconoscere i suoi meriti artistici, consegnandola alla critica letteraria.
LA SEDUZIONE DI VENEZIA
“Si può sedurre un uomo a venti metri di distanza”, diceva Veronica Franco, svelando i segreti della sua arte. In ‘Veronica ed io’ si attraversa la seduzione di oggi e quella rinascimentale, più sottile e meno sfacciata. Dalle pagine di Tamara, Veronica insegna l’arte di sedurre, parlando di quell’amore in cui“il battito del cuore e il sospiro si fanno brivido della carne”.
Venezia di oggi conserva lo stesso fascino della città lagunare antica e diventa la complice misteriosa del gioco dell’amore. Sestieri, calli e canali sono l’irripetibile miracolo di bellezza in cui si snoda l’intrigo di un amore frenato dal ceto sociale, per cui divampano desiderio e rivalità.
CHI È VERONICA FRANCO
Una cortigiana definita con l’appellativo di ‘honesta’, perché eccezionalmente colta, un’intrattenitrice di alta classe che si distingueva dalla maggior parte delle donne di corte per essere istruita a livello elevato. La Franco riuscì per le sue capacità a ritagliarsi un ruolo di rilievo all’interno dei salotti aristocratici. Seppur ancorata alla figura di meretrice era un’intellettuale: scrittrice, musicista, poetessa di rime, curatrice di raccolte e saggista, merito degli studi condotti accanto ai suoi fratelli e al suo spiccato interesse per la letteratura. Considerata un’abile conversatrice e consigliera, divenne un punto di riferimento per artisti, pensatori e politici del suo tempo. Durante l’ultimo periodo della sua esistenza si dedicò a pratiche di carità, mostrandosi magnanima soprattutto verso le giovani indigenti e prostitute. Tra i suoi progetti quello, mai realizzato, di creare una casa di mutuo soccorso per le donne.
SINOSSI DEL LIBRO
Due donne a confronto attraverso lo specchio della storia e dell'anima, immerse nella magica atmosfera, surreale e godereccia, di Venezia, in un passaggio continuo tra ciò che è stato e ciò che sarà. Il romanzo è un tributo a Veronica Franco, cortigiana ‘honesta’ del Rinascimento, la più famosa e ricercata della Serenissima. Poetessa intellettualmente libera ed emancipata, capace di salvare le sorti di Venezia e,forte della sua dialettica, di sottrarsi alla Santa Inquisizione. La storia di Veronica riaffiora nel presente di Cristina e la vita di Cristina, a sua volta, s’immerge nel tempo di Veronica, Veronica Franco (1546-1591). Chi ha scelto chi?
RICERCHE STORICHE
Tamara Brazzi, scrittrice di Torino, termina il suo quarto romanzo ‘Veronica ed Io’ dopo oltre otto mesi di studio e ricerche presso l’Archivio di Stato di Venezia, la Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia e il Museo di San Marco Courier.
Tra i principali documenti storici esaminati ci sono L’Incanto di Veronica Franco, una raccolta di carte risalenti al Cinquecento scritte in veneziano antico che rivela il processo per il rito dell’Inghistara; le
Terze Rime dedicate ad un duca di Mantova; le Lettere familiari a diversi dedicate al cardinale di Ferrara, Luigi d’Este, in cui rivela i suoi rapporti con i letterati del tempo e i dettagli dell’esercizio della sua professione.
SCHEDA SULL’AUTRICE
Tamara si specializza ne ‘Il romanzo della vita’: le persone, comuni e non necessariamente note, che desiderano scrivere il libro della propria vita trovano in lei ‘la penna’ che trasforma la propria storia personale in un romanzo.
Nel 2018 Tamara Brazzi fonda la sua casa editrice La Valigia Rossa. Decide così di intraprendere un percorso imprenditoriale nell’editoria per pubblicare i suoi libri e quelli di altri scrittori, aperta al confronto con il pubblico e con i giovani emergenti in cerca di un editore.
Tamara Brazzi ha scritto‘La leggenda dell’amore’ (2011) presentato a New York, per cui ha vinto il Premio per la Narrativa di Empoli. La Grande Mela è al centro della sua seconda opera ‘Il poster di New York’ (2012). Nel 2017 scrive ‘I Racconti di Tamara’, frutto di un percorso creativo in cui si mescolano diverse emozioni vissute nel corso degli ultimi anni.
Fonte: Ufficio stampa
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