
Tra gli ospiti speciali presenti oggi a Follow Your Pet 2019 c’è anche Viola, border collie di un anno e mezzo, uno dei cani in fase di addestramento inseriti nel progetto del Nucleo Investigativo Antiveleno delle Guardie Zoofile dell’ENPA di Firenze, che stanno intraprendendo un impegnativo percorso per imparare a riconoscere esche e bocconi avvelenati. Alla corretta informazione alla popolazione rispetto a questo problema è stato dedicato l’incontro “Cane antiveleno: eroi a 4 zampe” che si è svolto oggi pomeriggio. Come comportarsi se si suppone di aver trovato un’esca avvelenata? E cosa fare se si sospetta che il proprio cane abbia mangiato un “boccone killer”? Ci si può rivolgere al Nucleo Investigativo Antiveleno delle Guardie Zoofile dell’ENPA di Firenze, attivo nelle aree cittadine delle province di Firenze e Prato, che da anni porta avanti un importante progetto per contrastare il fenomeno dello spargimento di esche e bocconi avvelenati, non solo grazie al personale altamente specializzato, ma anche con l’ausilio di cani adeguatamente addestrati. Una sede è presente anche a Campi Bisenzio, presso la sede del Comune (le altre sono a Carmignano e Firenze). Nell’80 per cento dei casi – è stato spiegato durante il momento informativo – in ambiente cittadino a fare un brutto incontro con un boccone killer è un cane (nel restante 20 per cento dei casi si tratta spesso di piccioni, raramente di gatti). Per i cani, in 2 casi su 10 l’ingerimento dell’esca avvelenata si rivela purtroppo mortale.
Follow Your Pet 2019 ha preso il via stamattina nel Parco di Villa Montalvo e prosegue alle 20 nel Parco di Villa Montalvo a Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, e proseguirà per tutta la giornata di domani (ingresso gratuito, orario 10-20, programma completo su www.fypfirenze.it).
Si chiama Gandalf il bloodhound “sceriffo”, un altro dei protagonisti di Follow Your Pet, accompagnato dal suo conduttore, Enrico Gualtieri, che porta a Follow Your Pet il racconto di una vita densa di fatica e di responsabilità. Il segugio infatti – di nazionalità francese, arrivato in Italia ad appena due mesi di vita – è stato assunto nel 2012 dall'Arma dei Carabinieri per la ricerca di persone scomparse e di criminali ricercati. Durante gli otto anni di onorata carriera Gandalf ha seguito circa quattrocento casi in tutta Italia “contribuendo al ritrovamento di tante persone e mandando in galera numerosi delinquenti ricercati dalle forze dell'ordine”. Mantrailing, così si chiama scientificamente la disciplina per cui sono addestrati questi cani (e i bloodhound sono una razza particolarmente portata per questo tipo di attività) che seguono un training di due anni e mezzo prima di poter entrare in servizio. Gandalf, che è stato uno dei primissimi ad entrare in servizio nell'Arma dei Carabinieri, ha avuto come supervisori ed “esaminatori” un gruppo di sceriffi dello Stato della Virginia, insieme alla polizia Svizzera e ad associazioni di corpi di polizia di quei Paesi stranieri che svolgono questo tipo di attività da più tempo rispetto al Bel paese. Da dicembre Gandalf è in pensione ed è ospite dell'Accademia Cinofila Fiorentina dove dispensa “pillole” di esperienza ai cuccioli in fase di addestramento ed è diventato, manco a dirlo, la mascotte dei bambini che frequentano l'Accademia.
Fonte: Ufficio stampa
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