Marito e moglie arrestati, avevano quasi 6 kg tra ketamina e shaboo

Nella serata di ieri, i carabinieri di Prato hanno messo a segno un altro grosso colpo nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti, con il sequestro di circa 3,8 kg di ketamina, 2 kg. di shaboo e 750 pasticche di ecstasy, trovate nell’abitazione di due coniugi cinesi, abitanti nella zona del vecchio ospedale, entrambi arrestati.

Già da tempo i militari avevano adocchiato i due coniugi, ritenuti tra i principali fornitori di droghe nell’ambito della comunità cinese a Prato. Peraltro l’uomo si trovava in detenzione domiciliare per scontare una pena per falso, mentre la moglie era sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Prato proprio reati connessi al traffico di droga.

Ieri, nel corso di una specifica attività di osservazione hanno prima fermato una giovane 28enne cinese, dopo essere stata notata uscire dall’abitazione dei due coniugi e trovata in possesso di una bustina contenente circa 10 g di ketamina, per cui è stata deferita all’A.G. per detenzione illegale di sostanze stupefacenti e successivamente, ritenendo che la stessa si fosse fornita proprio dai coniugi, decidevano di procedere ad una perquisizione all’interno del loro appartamento, ove rinvenivano l’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, suddiviso in numerose buste con chiusura ermetica di varia pesatura, oltre a vario materiale per il confezionamento dello stesso.

L’operazione ha inferto senza dubbio un grosso colpo ad un sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti soprattutto nell’ambito della comunità cinese a Prato e non solo, considerato l’elevato quantitativo di sostanze rinvenute, con l’arresto di uno ritenuto tra i maggiori esponenti nel traffico di droga operante sul territorio pratese, particolarmente scaltro.

Le sostanze rinvenute, particolarmente preferite tra gli assuntori cinesi, erano probabilmente destinate allo spaccio all’interno di circoli privati e discoteche frequentate esclusivamente da quella comunità, come già appurato in altre analoghe operazioni.

Non si può altresì escludere l’utilizzo di tali sostanze sintetiche nell’ambito di alcuni impieghi lavorativi, tenuto conto degli effetti riscontrati, in grado di tenere svegli gli assuntori anche per più giorni.

Su disposizione del pm di turno Mocetti, l’uomo è stato trasferito nel carcere La Dogaia di Prato, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari, anche in considerazione di essere genitori di due figli minori.

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